Accrediti negati, stop alla serrata: su TuttoCagliari riprendono i regolari aggiornamenti

Accrediti negati, stop alla serrata: su TuttoCagliari riprendono i regolari aggiornamenti TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Christian Seu
domenica 16 ottobre 2011, 07:30Primo piano
di Christian Seu

''Il rumore non può imporsi sul rumore. Il silenzio sì'', sosteneva il mahatma Gandhi. Di fronte al nostro rumoroso silenzio, qualcuno s'è fermato a guardarci, incuriosito. Dedicando al nostro caso qualche riga, sottratta magari a un virgolettato di Ficcadenti o al racconto di una prodezza in allenamento di Larrivey. La decisione di sospendere le pubblicazioni per protestare contro la mancata concessione degli accrediti alla nostra testata è stata sofferta, ma dovuta. Come ho già avuto modo di scrivere, si è trattato di un'ultima spiaggia sulla cui sabbia non avrei mai voluto affondare i piedi. Il percorso, quasi obbligato, si è reso necessario essenzialmente per un motivo: essere trasparenti con le migliaia di lettori che ogni giorno consultano le pagine di TuttoCagliari per tenersi informati su quanto gravita attorno all'universo rossoblù. Giovani, meno giovani, che cliccano dalla Sardegna, dal ''continente'', dal resto del mondo, a tutte le ore. Da loro abbiamo ricevuto decine di mail, altrettanti messaggi su Facebook: ideali abbracci che testimoniano un affetto fuori dall'ordinario. E che sono serviti per spronarci a riprendere subito, più determinati che mai, il nostro cammino. Il Cagliari gioca oggi contro il Siena una gara importantissima: noi ve la racconteremo, come siamo abituati a fare ogni settimana da quasi tre anni. 

La simbolica serrata, ipocrita sarebbe nasconderlo, aveva però anche altri obiettivi. Il moto ondoso generato dal sasso che abbiamo gettato ha raggiunto qualcuno dei pontili che si affacciano sullo stagno. L'Ussi, l'associazione che raduna i giornalisti sportivi sardi, si è fatta carico del problema. Che non è soltanto di TuttoCagliari: coinvolge un po' tutte le testate on-line, discriminate proprio in quanto tali. Questo sarebbe dunque il nostro peccato originale. Della vicenda è stata informata anche l'Assostampa regionale, così come l'Aigol, l'associazione dei giornali on-line. Abbiamo ricevuto testimonianze di solidarietà da parte di colleghi di tutta Italia.

E adesso? Aggiungere parole a quelle affidate alla lettera aperta di giovedì scorso non avrebbe senso, se non quello di gettare benzina ignorante su fiamme ora sotto controllo. Per impostazione, preferisco tenermi alla larga dalla polemica a ogni costo. E non cambio idea: quel dialogo cercato e puntualmente negato, resta la strada maestra per risolvere l'intera questione.