Mauro Esposito sedotto e abbandonato dal Teramo: "Ma quali problemi fisici, la C2 la faccio con una gamba sola"

Mauro Esposito sedotto e abbandonato dal Teramo: "Ma quali problemi fisici, la C2 la faccio con una gamba sola"TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 13 novembre 2012, 11:52Ex rossoblù
di Fabio Frongia

Mauro Esposito non ritroverà a Teramo una maglia e una squadra in cui giocare. L'ala campana, protagonista di un pezzo di storia del Cagliari (199 presenze e 58 gol tra il 2001 e il 2007, con la promozione del 2004, le magie al fianco di Zola e la Nazionale) si stava infatti allenando con la squadra abruzzese, ma non è riuscito a strappare un contratto (è fermo dal 2011, dopo il fallimento dell'Atletico Roma).

Da Teramo, tramite l'intervista dei colleghi di TuttoLegaPro.com al direttore sportivo Marcello Di Giuseppe, si erano detti propensi all'ingaggio dell'ex-rossoblù, ma qualche giorno fa la porta si è chiusa in faccia a Esposito con una asettica telefonata. "Mi dispiace, ma non ti prendiamo", gli hanno detto.

E Ciccio non l'ha presa bene. "Non ci sto a passare per quello che non si regge in piedi o che ormai ha fatto il suo tempo - ha detto - Certo, non ho il ritmo partita, ma mi sono sempre allenato, sto bene. E poi, come si fa a giudicare un giocatore dopo un giorno e mezzo di allenamenti? In base a quale criterio?".

L'attaccante racconta come si sono svolti i fatti ai microfoni del quotidiano Il Centro. "La settimana scorsa mi ha chiamato il ds Di Giuseppe, mi ha pregato di andare a Teramo. 'Allenati con noi, poi deciderai tu se firmare o meno'. Detto francamente, l’idea di giocare vicino casa (risiede a Pescara, da dove tutto cominciò grazie all'intuizione di Pierpaolo Marino ndr) non mi dispiaceva. E’ un anno che aspetto un progetto interessante e, a forza di selezionare, sono a casa. Quindi, vado a Teramo, mi alleno e sabato il presidente – come si chiama? Ah sì, Campitelli – mi prende da parte e mi sprona a firmare. Benissimo, domenica la squadra vince. Tutti contenti. Poi, martedì la chiamata del ds Di Giuseppe: 'Sai, il presidente ha deciso di aspettare. Vuole ripensare l’investimento'. Ci sono rimasto di sasso, ma comunque è una decisione legittima".

Si è parlato anche di condizione fisica precaria. Ed è proprio questa motivazione a far imbufalire Esposito, che è conscio di come le scelte strategiche della società siano legittime. "Ma quale problemi fisici! In due settimane il problema della condizione è risolto. Mi sono sempre allenato in questi mesi e, se permettere, la serie C2 (Seconda divisione), la faccio con una gamba sola. Non è un comportamento corretto da parte del Teramo, non lo digerisco. Prima mi vengono a chiamare a casa e poi mi infamano come calciatore? Ma stiamo scherzando?".

Dopo il trattamento ricevuto e un anno di sosta forzata, le offerte di un certo spessore per un ex Nazionale latitano. E allora diventa difficile avere la forza di continuare. "Voglio assolutamente giocare ancora, anche se è dura calarsi in realtà minori dopo tanti anni di serie A e B. Ma l’idea di andare a Teramo mi era piaciuta, non mi aspettavo proprio di essere trattato così. Fino a sabato mattina ero indispensabile, poi il martedì: 'Non ci servi più'. Incomprensibile, ma ci può stare nel calcio. Non accetto le chiacchiere: problemi fisici stabiliti da chi? Da Campitelli? Per carità...". 

A convincere la dirigenza a fare dietrofront è stata la vittoria nel derby contro il Chieti, che ha spezzato la serie di tre sconfitte. Poi domenica c'è stato il k.o. in casa dell'Aversa Normanna che ha collocato i biancorossi esattamente a metà classifica con 14 punti, dopo 11 giornate del campionato di Seconda Divisione, girone B.