Biasin: "Il falsissimo moralismo su Barella"

Biasin: "Il falsissimo moralismo su Barella"
martedì 12 marzo 2024, 09:45Altre notizie
di Redazione TuttoCagliari

Il giornalista di Libero Fabrizio Biasin è tornato sul caso Barella nel suo editoriale odierno per Tmw. Le sue parole: "È giusto partire da Luca Gotti, nuovo allenatore del Lecce. Signore e signori, per noi amanti del gottismo questa è una gran notizia. E il fatto che per rivederlo in panca sia dovuto accadere qualcosa di incredibile la dice lunga sulla scarsa capacità del nostro calcio di “capire” gli allenatori.

Ci sembrava giusto partire così.

Certo, D’Aversa l’ha combinata grossa. Cosa può essere passato nella mente di una persona così pacata (chi lo conosce assicura che si tratta di una bravissima persona) per fare una cazzata del genere? Impossibile dirlo. La certezza è che arriverà una punizione esemplare, non può andare altrimenti; l’altra certezza è che fatti come questo fanno partire la gran cassa dell’indignazione, affare tipico italiano.

Prendete il “caso” (o presunto tale) Barella. Contro il Genoa, il centrocampista azzurro ha fatto la boiata, ha rotolato tipo trottola e, certo, ha esagerato. Dopodiché sono andati molto oltre anche gli indignati o presunti tali, quelli che hanno fatto partire il processo solo e soltanto per grattare la pancia ai tifosi di questa e quella squadra. Un falsissimo moralismo che in genere trova terreno fertile sui social, ma questa volta si è fatto largo persino sulle prime pagine. Bah. Ricordate allo scorso Europeo? Italia-Belgio 2-1, segna proprio Barella e un secondo prima il buon Immobile stramazza a terra, leggermente toccato da un avversario. A guardarlo pare che l’abbiano abbattuto con una ruspa. La palla però finisce in rete e allora Ciro resuscita miracolosamente e corre a festeggiare. Bene, conoscete lo straccio di un italiano che in quel momento abbia alzato la mano e “che simulazione! Che vergogna! Non si fa!”. Corca’, tutti a fare po po po col bandierone. E allora, per cortesia, evitiamo certi patetici appelli alla correttezza, falsi come banconote da 3 euro. E complimenti a Nicolò, che deve imparare a cadere di meno ma ha quantomeno trovato la forza per chiedere scusa, cosa rara nel gran carrozzone del calcio".