Il Goool diventa maggiorenne

Il Goool diventa maggiorenne
lunedì 25 maggio 2015, 09:12Altre notizie
di Federico Ventagliò
fonte federico ventagliò
18 anni dalla sua nascita

Dalla sua carta d'identità si capisce subito che sia nato in un anno significativo: il 1963 è denso di eventi significativi per la Storia con la «esse» maiuscola. Sportivamente: per la prima volta una squadra italiana si laurea Campione d'Europa nella patria degli inventori del calcio, con Cesare Maldini che nel tempio di Wembley alza al cielo la Coppa dei Campioni. Spiritualmente: muore Giovanni XXIII, il Papa che ha cambiato volto alla Chiesa. Cronaca nera: Bernardo Provenzano inizia i suoi quarantatre anni di latitanza. Ebbene, è l'anno di nascita di un radiocronista che da ventidue anni racconta al popolo sardo le gesta del Cagliari. Ma c'è uno spartiacque, un prima e un dopo. È caratterizzato dalla narrazione del gesto supremo del calcio, quell'istante in cui gli Eroi in campo raggiungono la meta più alta: il gol. Era già nota l'esultanza dell'altro grande titano che ha scritto un pezzo importante della storia sportiva radiofonica in Sardegna: la «reeeeeeeeete» di Bruno Corda. È un anno nel quale i due si sovrappongono: a Radiolina il cronista di Villamassargia, a Sintony Vittorio.

È una domenica di tarda primavera e quel giorno al Sant'Elia di gol ne vedremo in abbondanza: ben sette, ma purtroppo soltanto tre del Cagliari. Siamo alla penultima e i rossoblù lottando disperatamente per scongiurare la B, ospitano la Samp che all' 11' Mancini porta in vantaggio. Palla al centro: Pancaro taglia in due il campo in obliquo lanciando Darío Silva a ridosso dei sedici metri che addomestica il pallone col petto e cede a O'Neill: cannonata dell'uruguayano verso il palo lontano all'incrocio. Ore sedici e quarantatre del 25 Maggio 1997: il bolide del fantasista battezza la nascita del «Goooool», che resistendo alle intemperie e all'usura del tempo continua ancora oggi a far entusiasmare diverse generazioni di tifosi. Un urlo che da Nord a Sud ha attraversato l'intero Stivale da Torino a Catania. Che ha celebrato vittorie del Cagliari in casa di tutte e tre le «strisciate», delle romane, al Franchi e al San Paolo. Con gol da far ascoltare a riascoltare nelle scuole di radiocronaca, per spiegare come si commenta un'azione in diretta senza perdersi in chiacchere e annunciando solo i gol. Un esempio per tutti il momentaneo 1-0 di Muzzi in Cagliari-Roma 4-3: «Si volta Zanetti, si infila bene, porta ancora il pallone, cede quindi a Berretta, è in fuorigioco Muzzi, si allarga Macellari che riesce a crossare, è un tiro/cross, teso, che Chimenti ribatte, si avventa sulla palla Muzzi, goooool». Auguri Vittorio, a meras'annusu.