Napoli-Cagliari: i precedenti

Napoli-Cagliari: i precedentiTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 21 novembre 2014, 22:43Altre notizie
di Giancarlo Cornacchia
Ultima vittoria targata Giampaolo

Dici Napoli e nella maggior parte dei tifosi rossoblù, perlomeno quelli che hanno già qualche primavera, non può che tornare in mente quel triste 15 giugno 1996 quando un intero popolo pianse per lo spareggio perso contro il Piacenza di Bortolo Mutti che significò serie B. Ed in effetti, spareggio a parte, il San Paolo non si può certo definire campo amico con solo quattro le affermazioni rossoblù contro ben venti partenopee e nove nulla di fatto. Borsino delle reti anch'esso appannaggio degli azzurri con cinquantuno realizzazioni contro le ventidue dei sardi. Qualche giorno fa vi abbiamo informato del ritorno in panchina di Marco Giampaolo sulla panchina della Cremonese e ne approfittiamo per raccontarvi di una delle sue domeniche più felici (poche, a dir la verità) sulla panchina del Cagliari: 28 agosto 2007, il campionato del nuovo Cagliari. Via Suazo, Esposito, Langella, dentro Matri, Larrivey Acquafresca, Fini e Foggia. E prorpio i nuovi acquisti furono i protagonisti dello 0-2 con la quale i rossoblù espugnarono il San Paolo.

Giampaolo schiera un robusto 4-5-1, con gli esterni Fini e Foggia a sostegno dellunica punta di ruolo, l'esordiente Alessandro Matri. Dopo un primo tempo con il Napoli comprensibilmente padrone del campo, la ripresa si aprì con il vantaggio rossoblù. Lancio di Foggia dalla destra, Fini al limite dell'area serve di petto l'accorrente ex attaccante del RImini che di destro fulmina l'ex Iezzo. Il Cagliari prende coraggio, mentre il Napoli, forte dei vari Lavezzi, Calaiò e Hamsik, è incredulo. Il colpo di grazia dieci minuti dopo il goal del vantaggio: calcio di rigore che Pasquale Foggia realizza, ma che non festeggia con i compagni essendo di origini napoletane. Una settimana dopo il tecnico della Juventus, Ranieri, disse dei rossoblù: "Questa squadra darà filo da torcere a chiunque". Queste parole furono smentite diverse domeniche dopo quando Cellino, con la squadra ultima in classifica con dieci punti di ritardo sulla zona salvezza dopo la parentesi di Nedo Sonetti, si rivolse a Davide Ballardini che con autentico miracolo riuscì a mantenerla in serie A.