Ritorno al futuro, ecco Roberto Muzzi:"Cagliari eterno amore. Ventura un maestro, con il Trap rapporto conflittuale"

Ritorno al futuro, ecco Roberto Muzzi:"Cagliari eterno amore. Ventura un maestro, con il Trap rapporto conflittuale"TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 24 agosto 2015, 19:48Ex rossoblù
di Luca Zanda

Schietto, diretto e sicuro di sè. Caratteristiche che possedeva da giocatore e che mantiene tutt'ora da tecnico. Il focus è su Roberto Muzzi che torna a parlare del Cagliari in esclusiva su Radio Star Carbonia. L'attaccante nato a Marino in provincia di Roma, classe 1971, approdò a Cagliari nel 1994 per poi lasciare la Sardegna nel 1999. Cinque stagioni straordinarie che fruttarono al bomber 144 presenze e 58 goal. Muzzi, voglioso di rammentare il suo trascorso in rossoblù, ha lasciato il cuore nell'isola nonostante non fosse facile cambiare vita radicalmente. "Ero giovane ed era difficile per me ambientarmi ma la gente mi ha dato una spinta in più" dichiara con emozione l'ex avanti laziale che svela un retroscena sulla retrocessione sancita al San Paolo dopo la sconfitta con il Piacenza nel giugno 97' :"Mazzone ci aveva comunicato che in B non voleva proseguire. Provavo un'amarezza immensa poichè avevamo deluso la gente venuta sino a Napoli con la nave per sostenerci. Io avevo un debito verso il popolo sardo e sono rimasto l'anno successivo sebbene Cesare Maldini ( all'epoca ct dell'Italia) mi avesse detto che in Serie A avrei avuto maggiori possibilità di conquistare una chiamata in Nazionale". Per quel che concerne il rapporto con i propri allenatori Muzzi si esprime così:"con Ventura all'inizio sorsero problemi poi è nata una stima reciproca. E' stato un maestro di calcio e di vita. Oggi lo sento e lo seguo spesso". Non idilliaco invece il rapporto con Giovanni Trapattoni:"non andai molto d'accordo con il Trap, avevamo entrambi un carattere molto forte". La sua annata migliore è stata senza ombra di dubbio la stagione 1998/1999 ove collezionò 32 presenze e 16 reti.

Nonostante ciò non arrivò la chiamata in Nazionale:"Zoff mi mandò un preavviso quando si fece male Signori poi il problema si risolse ed io non andai a Coverciano. A onor del vero bisogna ricordare che ai mie tempi c'erano campioni del calibro di Baggio, Vieri, Totti e Del Piero". Oggi esiste un Roberto Muzzi 2.0? "Non saprei indicare un mio erede. Ci sono molti giovani interessanti ma ognuno ha le sue caratteristiche. Io ad esempio avevo meno tecnica ma più forza fisica". Il partner d'attacco ideale nell'avventura a Cagliari? "Dely Valdès e Lulù Oliveira, in quanto a qualità, non avevano rivali ma sono molto legato anche a Sa Pibinca Dario Silva e a Tovalieri". C'è spazio anche per un pensiero rivolto a Massimo Cellino:"con il presidente ho avuto un rapporto di odio e amore. Mi coccolava e mi piaceva anche se ci rimasi male quando mi costrinse ad andare via". Il passato è importante ma lo sguardo è rivolto al futuro:"ho una palestra di pugilato con mia moglie. Spero un giorno di diventare un ottimo allenatore". Intanto, però, l'ex goleador romano ha consumato un'esperienza in panchina come vice-allenatore della Roma:"l'avventura con Andreazzoli è stata fantastica perchè mi faceva lavorare tanto. Mi ha permesso di crescere ulteriormente, peccato per la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio".
Roberto Muzzi ha giocato anche con le maglie di Roma, Pisa, Udinese, Lazio, Torino e Padova.