Astori sposa ancora il Cagliari

Astori sposa ancora il CagliariTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 9 luglio 2012, 10:02Il punto
di Giampaolo Gaias

Davide Astori sceglie il Cagliari. Il centrale rossoblù rifiuta l'offerta milionaria dello Spartak Mosca e rimane in Sardegna. Uno scenario inaspettato per come si erano messe le cose qualche giorno fa. Il Cagliari trova l'accordo con i russi, Astori fa le visite in gran segreto in Germania e poi, quando tutto sembrava pronto per la firma, l'affare salta. I primi rumors parlano di un niet da parte del presidente Cellino che all'ultimo decide di non privarsi del suo gioiello. Dopo un giorno le trattative riprendono ma Davide non è convinto. L'offerta russa è importante, quadriennale a quasi 2 milioni a stagione e la possibilità di essere protagonista in un calcio che sta guadagnando consensi (e soldoni) in Europa. Ma la Russia non è l'Italia e Mosca non è Cagliari. Astori tentenna e infine rifiuta: "Ringrazio lo Spartak ma ho deciso di rimanere a Cagliari per dare un senso alla mia carriera in rossoblù".

Un Astori leader silenzioso, che parla poco ma quando lo fa non dice cose mai banali. Ha sposato, ancora una volta, la causa Cagliari. Lo fece l'anno scorso quando venne riscattato dal Milan e lui si disse orgoglioso di diventare interamente del Cagliari. "Non poteva dire altrimenti" disse qualcuno. Un anno dopo rifiuta lo Spartak e sposa ancora una volta la causa rossoblù: "Credo nella Società, nel suo progetto del nuovo stadio e nelle ambizioni di una classifica competitiva. Da qui ripartirò facendo del mio meglio per essere protagonista nel nostro campionato". Un amore che continua. Astori ama il Cagliari e il Cagliari ama Astori. Sarà lui uno dei pilastri del Cagliari del prossimo anno. E nel futuro che succederà? Le prestazione di Davide negli ultimi anni sono sotto gli occhi di tutti. I grandi club continueranno a seguirlo e monitorarlo. E magari un giorno arriverà l'offerta giusta, il progetto importante e Astori lascerà il sodalizio rossoblù. Ma non oggi, non ora. Il cuore e l'attaccamento alla maglia hanno avuto la meglio. Con i fatti e non solo a parole. Davide Astori si è distinto ancora una volta, da signore. E non è una novità.