Cagliari, quello strano destino di Gianluca Gaetano. Le speranze di salvezza si fondano su due pilastri

Cagliari, quello strano destino di Gianluca Gaetano. Le speranze di salvezza si fondano su due pilastriTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 26 febbraio 2024, 00:45Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Quello strano destino di Gianluca Gaetano. Nessuna attinenza con i precedenti arrivi a Cagliari a gennaio, tanti mercati di riparazione che, almeno negli ultimi anni, non avevano variato in maniera sensibile l’andamento della stagione. In quella attuale, invece, potrebbe cambiare l’inerzia proprio la presenza di Gaetano. Siamo ancora alle prime uscite dopo il suo arrivo, però è evidente che il nativo di Cimitile, che fa parte della città metropolitana di Napoli, ha quelle qualità che evidentemente mancavano in un contesto di squadra come quello del Cagliari, laddove vi erano evidenti segni di difficoltà nelle conclusioni a rete, fatte salve alcune particolari gare nelle quali la reazione nervosa ha portato a ribaltare risultati che parevano segnati a sfavore.

Restano le crude cifre di un torneo giocato sempre con il fiato sul collo, nel corso del quale i rossoblù hanno messo a segno soltanto 24 reti, meno di una a partita, con l’aggravante di averne incassate 47. Un’enormità, da media-retrocessione certificata. Ed in questo contesto si staglia la figura di Gaetano. Già nella partita contro la Lazio mise a segno una sorta di eurogol, con palla a giro all’incrocio, sulla quale nulla aveva potuto il pur bravo Provedel. Non servì a nulla perchè il Cagliari perdette ugualmente quel confronto con tutte le successive polemiche culminate con un confronto negli spogliatoi dell’area tecnica e susseguenti minacce di dimissioni da parte di Ranieri. Tutto rientrato per il bene comune, ma che comunque ha segnato il gruppo.

Gaetano, dal canto suo, mise in evidenza doti balistiche di prim’ordine. La sua pericolosità realizzativa si è confermata anche a Udine, laddove il suo gol, stavolta di testa, ha procurato un punto per i propri colori, considerato che è servito ad impattare il confronto, chiuso poi sull’uno a uno. Sino alla gara con il Napoli, la sua ex-squadra, nella quale ha probabilmente denunciato una certa emozione visto che non si è mai reso pericoloso dalle parti del portiere partenopeo e si è acceso solo a sprazzi, con qualche timida giocata. Nessun peccato mortale, ora che arrivano le gare contro concorrenti dirette Gaetano avrà modo di mettersi in luce, esaltando le sue qualità. Alla resa dei conti, l’attaccante campano si sta rivelando un acquisto azzeccato, merito della società averlo scovato, ma anche di Ranieri che è riuscito ad inserirlo in un contesto di squadra che lo ha accolto a braccia aperte. Al pari di Mina, altro arrivo di gennaio. Su questi due pilastri, che hanno riempito due caselle vuote nello schema, si fondano le speranze per riuscire a centrare quel traguardo rappresentato dal mantenimento della categoria, che è l’opzione principale di questa tribolata stagione del ritorno in A.