CROLLANO I GIGANTI 

CROLLANO I GIGANTI 
lunedì 11 marzo 2024, 00:45Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Diceva un poeta e teologo tedesco vissuto alla fine del XVIII secolo, tale Novalis: “Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole”. Effettivamente aveva ragione. Il sole basso dell’inverno ci ha ingannato e i giganti che abbiamo visto erano “l’ombra di pigmei” che lotteranno per la salvezza come noi. Come chiamare diversamente il Frosinone e il Lecce, senza neanche voler infierire sul Sassuolo. Squadre sull’orlo di una crisi di nervi, che da esempi virtuosi si sono trasformate in barchette in balia delle onde.

Perdere le certezze è peggio che guadagnarle a fatica. Il percorso inverso. Quel che il Cagliari sta facendo cavalcando le onde, con meno salvagentidegli uomini in barca che ogni tanto cadono in infortuni e forfait, facendo, per fortuna, risalire chi sembrava ormai affogare nel nulla.

Le vittorie con Empoli e Salernitana portano firme rare. Prima Jankto, poi Lapadula e addirittura in doppietta Shomurodov. Sei punti, tanta grazia, ma nessun miracolo. Il mare è sempre in tempesta e probabilmente lo sarà sempre di più, visto il gran numero di rematori che annaspano facendo onda. Il compito di Ranieri è fare in modo che la compagnia non si disgreghi, che sappia gioire di squadra, senza protagonismi legati ai contratti futuri, dove il curriculum conta. Nell’ultima con l’ippocampo salernitano, che i figli e i figliastri se li fa da solo, i rischi che i rossoblù si sono presi sono eccessivi rispetto all’andamento della gara. Dormite assolute e protagonismi a seguire che annotano i margini di sicurezza che vanno migliorati. Fessure che non sono falle, ma che portano acqua in stiva che in altri casi potrebbe essere fatale. Rassicurano i volti nuovi. Gaetano sembra il fratello figlio unico di Rino. Concretezza e sostanza fornito nel confine tra centrocampo e attacco. Mina è difensore pronto ad esplodere, farraginoso nei movimenti quanto un ciclope, ringhioso più di Melampo nel difendere l’Isola e la sua squadra.

Ci sono tutti i contenuti per avere fiducia e speranza. C’è chi tornerà in campo. C’è uno stadio sempre pieno. Ci sono i difetti anche in quelle che sembrano corazzate. Ora il sole è alto, giunto quasi al mezzogiorno. Non ci sono giganti erano solo ombre di pigmei. Lottiamo fino alla fine, con chiunque. Anche a Monza dove Carlo Magno ha lasciato la sede da tempo. Non ci sono imperatori. Solo undici uomini da affrontare con il massimo della determinazione. Con il coraggio di chi guarda alla salvezza come fosse la promozione. Di fatto, il vero salto di categoria il Cagliari lo sta ancora facendo, sullo slancio dell’impresa della stagione scorsa. C’è da legittimare la A, per dimostrare il pieno merito, nei due anni che Ranieri e la società avevano messo in conto.