Cronaca di un esonero (non) annunciato

Cronaca di un esonero (non) annunciatoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini
mercoledì 9 novembre 2011, 00:30Il punto
di Christian Seu
Direttore responsabile di TuttoCagliari.net e già caporedattore di Tuttomercatoweb.com, Christian Seu collabora con l'ANSA. Si è occupato delle vicende della squadra isolana anche per Cuorerossoblu.com, InformazioneSportiva, Real Soccer e Goal.com

Probabilmente il presidente Cellino è stato più di parola di quanto non possa apparire in un primo momento. "La questione stadio mi sta assorbendo gran parte delle energie, ho così perso lucidità per analizzare bene la situazione", ha dichiarato non più tardi di domenica sera, ribadendo la propria fiducia a Massimo Ficcadenti. Forse, il presidente rossoblù se li è presi quei cinque minuti per approfondire la difficile situazione che il Cagliari stava vivendo dall'inizio della stagione. Probabilmente, ha avviato le sue personalissime consultazioni, ascoltando le perplessità dei senatori dello spogliatoio isolano. I Conti, gli Agostini, i Cossu, non hanno potuto celare un malessere palese e - questa volta sì - del tutto giustificato: Ficcadenti e il Cagliari non si sono capiti, non erano semplicemente fatti l'uno per l'altro. Inconciliabili le posizioni tra chi ha costruito le sue fortune tra una concezione sparagnina del calcio e chi, invece, era abituato da quattro anni a questa parte a imporre il proprio gioco, sempre e ovunque. Conti schiacciato sulla linea dei difensori, Cossu costretto a sobbarcarsi compiti di copertura emarginato sulla fascia, Nenè e Thiago Ribeiro ridotti a tornanti vecchio stile. 



Fa poco clamore, così, l'ennesima auto-smentita presidenziale. Ormai Cellino ci ha abituato così: dichiara una cosa e agisce in maniera diametralmente opposta, dottor Jekyll e mister Hide capace di cambiare nel volgere di una notte le proprie linee d'azione. L'esonero di Ficcadenti non sorprende nessuno, ma soddisfa molti: su internet, quando i risultati erano ancora dalla parte del mister, i tifosi lanciavano grida d'allarme disperate, invocando il cambio di rotta sotto il profilo tecnico. Nell'epoca in cui un cinguettio sulle condizioni di salute della compagine di governo è capace di orientare i mercati economici fa quantomeno sorridere l'atteggiamento di certa stampa, che non più tardi di una settimana fa ghignava di fronte alle indiscrezioni - rilanciate anche dalla nostra testata - che vedevano la partita di Bergamo decisiva per le sorti del "bravo" Ficcadenti. 

Al momento in cui scrivo, l'ipotesi più accreditata è quella di un ritorno di Davide Ballardini. Il giocattolo - lui sì - lo conosce bene. Anzi, si può dire che è stato proprio il mister romagnolo il Geppetto del Cagliari che tante soddisfazioni si è tolto con Allegri prima e - in misura minore - con Donadoni poi. Quel Cagliari-Napoli deciso al 95' da un gol di Conti costituisce l'inizio di un'era rossoblù, che pareva destinata a doversi considerare conclusa alla luce dell'impostazione tattica varata da Ficcadenti. Una porta che forse Cellino, memore anche delle promesse di inizio stagione, ha deciso di tenere ancora aperta.