Due punti consecutivi per ritrovare coraggio. E ora caccia alle vittorie. La carica di Giulini, di Ranieri e dei tifosi. Il tecnico perde elemento prezioso, ma ritrova mentalità giusta

 Due punti consecutivi per ritrovare coraggio. E ora caccia alle vittorie. La carica di Giulini, di Ranieri e dei tifosi. Il tecnico perde elemento prezioso, ma ritrova mentalità giustaTUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 28 febbraio 2024, 00:45Il punto
di Giuseppe Amisani

Come di consueto il giudice inappellabile per i buoni propositi del Cagliari (e non solo) resta il rettangolo di gioco. Che nelle ultime due apparizioni dei rossoblù ha dato un verdetto confortante: la squadra di Claudio Ranieri è ancora viva e non ha alcuna intenzione di mollare la presa. La scossa che il tecnico cagliaritano voleva dare quando ha annunciato le sue dimissioni (reali) è arrivata a destinazione. Anche senza che fosse necessaria l’accettazione dello spogliatoio.

La squadra, infatti, si è schierata, ancora una volta, dalla parte del suo allenatore e nessuno si è chiamato fuori dalla lotta. A quel punto, nemmeno lo stesso Ranieri avrebbe potuto farlo e allora, siglato un nuovo patto d’acciaio, le parole hanno lasciato spazio ai fatti. Con due pareggi consecutivi che, seppure non certo fondamentali per avanzare in classifica, sono stati determinanti per la tenuta psicologica di una squadra che rischiava il tracollo. Messo da parte, si spera definitivamente, il periodo buio delle quattro sconfitte consecutive, ora si tratta di voltare pagina. E di iniziare a spingere sull’acceleratore perché ancora nessun verdetto è stato scritto.

L’unica squadra davvero in difficoltà, seppure sempre pronta ad un colpo di coda, resta la Salernitana. Mentre il resto è ancora tutto in gioco perché in una manciata di punti, tra i 20 di Cagliari, Sassuolo e Verona, e i 25 dell’Empoli, sono in lotta ben 7 squadre (oltre alle quattro citate, rischiano grosso anche Lecce, Udinese e Frosinone) per le due posizioni che portano dritte in serie B.

Il Cagliari ha pagato pegno, con il salto di categoria e con la malasorte, a inizio stagione. Soffrendo per gli infortuni, le assenze, i giocatori fuori forma, quelli che hanno faticato ad inserirsi nella nuova realtà e quelli dai quali era lecito attendersi molto di più. Il presidente Tommaso Giulini prima e Claudio Ranieri poi hanno suonato la carica cercando di rivitalizzare la squadra. E il resto lo hanno fatto i tifosi che, anche nei momenti più delicati, non hanno fatto mai mancare il loro apporto.

Adesso, però, è arrivato il momento di piazzare la zampata decisiva e riscattare un campionato fatto di alti e bassi, con questi ultimi che hanno decisamente superato i primi. In una compagine che “vanta” numeri tra i peggiori sia in attacco che in difesa e che non riesce a trovare una striscia positiva duratura.

Appuntamento più volte rimandato. Per fortuna senza gravi conseguenze visto che anche le altre sembravano aspettare la compagine isolana. L’occasione è ghiotta in un mese di marzo che potrebbe dare i punti per la salvezza. Ma non li regalerà di sicuro e quindi saranno i giocatori isolani a doverseli guadagnare. Quattro partite, una più importante delle altre e con tre scontri diretti. Si comincia domenica a Empoli per poi ospitare, sabato prossimo la Salernitana alla Unipol Domus e andare a cercare di far punti a Monza.

La chiusura del mese, in casa contro il Verona, potrebbe dare una situazione di classifica molto differente a patto che Ranieri riesca a limare gli ultimi difetti. A sistemare una difesa che vive in apprensione per i soliti errori individuali che costano caro. E a dare linfa ad un reparto offensivo che non è ancora riuscito a sbloccarsi in maniera convincente. E che ora dovrà fare a meno, per i prossimi due mesi, anche di Pavoletti, messo fuori causa da una frattura al piede destro dopo un contrasto nella sfida contro il Napoli.

Un periodo non certo fortunato in una lunga scia di infortuni e acciacchi che non hanno dato pace al Cagliari. Al quale non resta che diventare artefice delle sue fortune ingranando la quarta e conquistando posizioni su posizioni per mettere le mani, quanto prima, sulla salvezza.