E' mancata la ciliegina sulla torta

E' mancata la ciliegina sulla tortaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
domenica 17 marzo 2013, 14:58Il punto
di Giampaolo Gaias

Premessa: il Cagliari del duo Pulga-Lopez sta facendo miracoli. La squadra rossoblù ha totalizzato 19 punti nel girone di ritorno, seconda solo a Juve e Milan. Tutto questo in un clima che definire surreale sarebbe un eufemismo. La situazione stadio, l'arresto e poi i domiciliari per il presidente Cellino e un clima di incertezza tra i tifosi, che dura ormai da più di un anno. Detto questo, andare a muovere delle critiche a questo grande gruppo sembrerebbe ingeneroso. Ma cercare il pelo nell'uovo dovrebbe essere il pane quotidiano di un cronista, ancor più quello sportivo che segue le vicende di una squadra di calcio.

La partita di Siena poteva essere la ciliegina sulla torta per questo Cagliari. Non si vinceva in terra toscana dagli anni 60, campionato di C1, e purtroppo il tabù non è stato sfatato nemmeno stavolta. Se si può concedere l'alibi dell'assenza del fondamentale Sau, non si può concedere al Cagliari l'atteggiamento tattico mostrato in campo.

A tratti i rossoblù hanno ricordato la squadra della gestione di mister Ficcadenti e l'emblema è stato a inizio ripresa, quando Thiago Ribeiro si è improvvisato terzino sinistro per coprire le scorribande di Angelo. Tutti dietro la linea della palla, con le speranze riposte nei contropiedi del velocissimo Ibarbo. Il colombiano, croce e delizia dei rossoblù, semina panico e terrore nelle difese avversarie in ogni match. Poi però, quando serve il passaggio o il tocco decisivo per saltare il portiere avversario, mostra tutti i suoi limiti. Non a caso, a parte l'exploit di domenica scorsa con la tripletta alla Samp, Victor è un attaccante che segna col contagoccie. Crescerà anche sotto questo aspetto.

Quella col Siena era una gara che si poteva vincere, per dare lustro a una classifica che si sarebbe fatta interessante. Non tanto per ambire a pseudo traguardi europei. Si sa, quando in Sardegna si pronuncia la parola Europa, il Cagliari pare sciogliersi come neve al sole. Sarebbe però stato un grande segnale oer dire che il gruppo è più forte di tutte le avversità, come peraltro spesso ha dimostrato.

Si poteva osare di più. La carta Pinilla dal primo minuto non pareva utopia, forse al posto di un sacrificato e poco ispirato Thiago Ribeiro. Il cileno, entrato nel finale, ha servito due cross (uno per Dessena e uno per Nenè) che per un soffio non si sono trasformati in gol. E se c'è Sau indisponibile, chi meglio di un bomber come Pinigol per sostituirlo?

Un'occasione persa quindi, per poter migliorare ulteriormente una bellissima classifica. La zona calda è ben lontana alle spalle, principale motivo di soddisfazione per i rossoblù. Il problema è che quando si vince non ci si vuole più fermare e un punto con questo Siena, che appare al di sotto del valore del Cagliari, può sembrare deludente.

Ora la sosta e poi la Fiorentina in casa. Sperando che le porte di Is Arenas si aprano almeno per gli abbonati, che da troppo tempo sono lontani dallo loro squadra del cuore. Che arrivi alla vigilia di Pasqua la ciliegina sulla torta?