Marzo, il mese della verità per un Cagliari obbligato a vincere. Fondamentale lo spogliatoio. Un bel regalo dentro l'uovo?

Marzo, il mese della verità per un Cagliari obbligato a vincere. Fondamentale lo spogliatoio. Un bel regalo dentro l'uovo?TUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 14 febbraio 2024, 08:15Il punto
di Giuseppe Amisani

Se non è un’ultima spiaggia poco ci manca. Ma la sfida in casa dell’Udinese in programma domenica dovrà servire al Cagliari di Claudio Ranieri per riordinare le idee, lasciarsi alle spalle le quattro sconfitte consecutivi e affilare le armi per uno poker di partita da non sbagliare per niente al mondo. Sarà un mese di marzo decisivo per la ambizioni salvezza della compagine rossoblù che dopo il lungo digiuno e il crollo in classifica per il solo successo ottenuto in nove gare, avrà l’obbligo di ripartire. Puntando tutto sull’orgoglio di una squadra che deve dimostrare, sul campo e non solo a parole, di avere voglia e qualità per riuscire a chiamarsi fuori dalla zona retrocessione. L’ultimo turno, dopo una serie di giornate favorevoli nonostante l’andamento lentissimo degli isolani, è stato deludente perché, Salernitana a parte, le altre hanno tutte fatto punti.

Da brividi i successi ottenuti dall’Empoli e soprattutto dai prossimi avversari dei rossoblù che sono andati a battere a Torino la Juventus. Non ci voleva. Per l’umore del Cagliari e per quello dei friulani che ora affronteranno la compagine di Ranieri con quell’autostima e quella foga agonistica che mancano completamente alla squadra sarda in questo periodo. Ma proprio in un momento così delicato, dovranno venire fuori gli uomini dello spogliatoio, prima ancora dei giocatori. Ci vorrà compattezza, unità di intenti e un pizzico di follia per venirne fuori. Perché altrimenti, dopo aver costruito un piccolo sentiero in un scorcio del girone di andata, il Cagliari sembra aver imboccata una pericolosa strada che porta dritta verso il torneo cadetto.

Un pensiero che i tifosi sardi non vogliono nemmeno prendere in considerazione. Ma per evitare di vivere un’altra delusione, sarà indispensabile cambiare marcia e farlo da subito. Mettendo al bando errori e paure. E attingendo al bagaglio tecnico, tattico e di esperienza che la squadra ha. Con il collante Ranieri che, dopo aver minacciato di abbandonare la barca (una presa di posizione per dare la scossa alla squadra e non certo una reale intenzione conoscendo il suo carattere e l’attaccamento per i colori rossoblù) dovrà prendere ancora una volta il timone ben saldo tra le mani. Pungendo i suoi, stimolandoli a rendere al massimo. Soprattutto chi fino ad ora ha un pò tirato i remi in barca. E, come di consueto, il giudice impietoso sarà il campo che già nei prossimi novanta minuti darà i suoi primi verdetti. Con un Cagliari chiamato a fare un altro grande sforzo perché questo scorcio di stagione non è da sottovalutare.

Fondamentale, infatti, sarà chiudere il mese di marzo con ben altra posizione. Ed ecco perché nei prossimi circa 45 giorni, i rossoblù si giocheranno una grande fetta di salvezza. Raccogliendo le forze per le gare contro Udinese e Napoli, per poi affrontare i veri quattro match point. Prima a Empoli, poi alla Unipol Domus contro la Salernitana guidata dall’ex Liverani che ha preso il posto di Inzaghi, prima di far visita al Monza e ospitare poi il Verona alla vigilia di Pasqua. Dentro l’uovo, Ranieri e i suoi ragazzi si augurano di trovare un regalo importante fatto di punti e posizioni in classifica. Perché solo con uno sprint entro la fine del prossimo mese, sarà possibile affrontare la volata finale partendo da una posizione migliore rispetto alla deprimente penultima piazza occupata ora.