"Non vendo Pinilla" e i tifosi fanno gli scongiuri

"Non vendo Pinilla" e i tifosi fanno gli scongiuriTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
martedì 4 dicembre 2012, 15:35Il punto
di Giampaolo Gaias

Spesso le dichiarazioni del presidente Cellino rizzano le orecchie dei tifosi. Quasi mai dichiarazioni pacate, spesso parole importanti, prese di posizione decise e qualche volte parole da mercante. Lo ricordano bene i sostenitori rossoblù quando due anni fa, più o meno nello stesso periodo di oggi, correvano incontrollate le voci di un possibile passaggio di Matri alla Juventus. Titoloni sui giornali, smentite di rito da parte di Marotta e dei bianconeri. Silenzio invece da viale La Playa, poco abituati a commentare le tante(troppe) voci di mercato sui gioielli rossoblù. 

Chi tace acconsente, recita un famoso proverbio e forse per questo il silenzio del Cagliari veniva interpretato, più o meno giustamente è stato il tempo a dirlo, come un tacito assenso alla cessione del miglior attaccante del Cagliari di quella stagione. Ma dopo giorni di silenzio arrivò l'intervista del presidente Cellino, datata 8 dicembre 2010: "Matri e Lazzari non si vendono. Ho preso un impegno con i 4mila abbonati, con l'allenatore (Donadoni ndr) e con i giocatori".

Come finì la storia lo sanno tutti. Matri passò alla Juventus in prestito in cambio della comproprietà di Ariaudo, con l'obbligo di riscatto del cartellino per 15 milioni. Lazzari invece resto effettivamente al Cagliari, salvo poi essere ceduto in estate alla Fiorentina.

Due anni dopo lo scenario è quanto mai simile. Il miglior attaccante del Cagliari richiestissimo. L'Inter lo vorrebbe come vice Milito. Dopo giorni di silenzio, a venti giorni dall'apertura del mercato, arriva la dichiarazione del presidente Cellino, ovviamente roboante: "Pinilla? Non lo vendo. 10 milioni? Non lo vendo nemmeno per 30".

A Cagliari è tempo di scongiuri. Con Nainggolan, un anno fa, andò bene. Stavolta?