Sau cercasi disperatamente. E il povero Avelar...

Sau cercasi disperatamente. E il povero Avelar...
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martedì 4 settembre 2012, 08:43Il punto
di Giampaolo Gaias

Chi legge le statistiche del match disputato a Is Arenas tra Cagliari e Atalanta rimane sorpreso dal risultato. Oltre il 60% di possesso palla per il Cagliari potrebbe far pensare a un dominio dei rossoblù ma così non è stato. E poco cambiano le dichiarazioni di fine partita di mister Ficcadenti che parla di "ottima prestazione, unico torto il non finalizzare". In uno sport dove far gol è la cosa principale, probabilmente i problemi da risolvere per il Cagliari non sono così pochi.

Il Cagliari domina secondo i numeri ma così non è nella realtà. Il possesso palla è sterile e poco produttivo. Nonostante l'uomo in più per circa 70 minuti, i rossoblù costruiscono una sola vera palla gol, con Nainggolan che si fa respingere a tu per tu la conclusione da Polito. I due rigori, peraltro sbagliati, nascono da azioni casuali: il primo un tocco di mano su una conclusione senza pretese di Perico e il secondo grazie a un numero solitario di Ibarbo, proprio colui che Ficcadenti pare non vedere. L'unico, per caratteristiche, che può ricoprire il ruolo di esterno d'attacco. 

Larrivey continua a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che il campionato non è la Coppa Italia ne tantomeno l'amichevole del giovedì. Thiago Ribeiro si applica ma è palese che si trovi a disagio giocando da esterno lui che è una seconda punta. Nenè entra, costretto anche lui a giocare largo, e si inventa una spizzata per il pareggio di Ekdal. 

Qualcuno diceva che un bravo allenatore non si fossilizza su un modulo ma cerca di adattare il suo gioco al materiale umano che ha a disposizione. Perché costringere gli attaccanti a snaturarsi per difendere un modulo che è palesemente inadatto alla doti offensive dei rossoblù?

E intanto si aspetta Sau, sperando non abbia perso lo smalto che lo ha portato agli onori delle cronache nelle scorse due stagioni. I gol ha dimostrato di saperli fare, speriamo lo si metta in condizione di continuare a farli. Lui e Pinilla posso essere le due punte di diamante dell'attacco del Cagliari.

Chiusura su Danilo Avelar. Corteggiato e inseguito per tutta l'estate, è finalmente giunto a Cagliari. Dopo la prima da titolare a Genova, il terzino brasiliano è stato bocciato per l'esordio a Is Arenas. E per assurdo nella partita dove avrebbe potuto far faville. Lui che ha ottime caratteristiche di spinta e un buon cross, con l'uomo in più e senza Peluso (espulso) sarebbe andato a nozze. Prima Perico a destra con Pisano a sinistra e poi addirittura Dessena schierato terzino, lui che è un centrocampista. In un Cagliari che da anni concede occasioni a chi forse non ha dimostrato di meritarle appieno, un'altra occasione ad Avelar è d'obbligo.