Tango argentino

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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 6 ottobre 2018, 22:30Il punto
di Francesco Ortu

Il Cagliari smaltisce il digiuno di risultati e gol battendo per 2-0 il Bologna. La vittoria arriva in una sfida particolarmente fisica e combattutta che ha visto i rossoblù giganteggiare sugli avversari.

Mister Maran sperimenta una nuova soluzione, rivelatasi vincente, per superare i problemi offensivi della squadra: out Farias e Sau per far spazio ad un JP più vicino a Pavoletti accompagnandolo nel tandem.

L'incontro ha un inizio molto scialbo e noioso, spezzettato dal modo di giocare duro degli ospiti che pensano più darle piuttoso che proporre iniziative di gioco. I sardi crescono tuttavia con il passare dei minuti, controllando senza mai subire nulla. Più in là con i minuti la qualità di Barella&co. entra in gioco: Castro, in grande spolvero, parte largo sulla sinistra, supera in bellezza il proprio avversario e lascia spiovere un traversone che JP in formato ariete insacca di testa.Il match continua a mantenere gli stessi connotati dal punto di vista agonistico, trovando la prima "vittima" in Srna che deve dare forfait anzitempo per fare spazio a Faragò. Nel secondo tempo gli ospiti tentano di rendersi più aggressivi per agguantare il pareggio. Tuttavia le poche idee, e la manovra molto confusa, fanno estinguere abbastanza rapidamente la fiamma degli emiliani. E' alla fine il Cagliari a tornare alla ribalta: Castro si rende ancora protagonista, ubriacando Svanberg sulla sinistra e piazzandola con una trivela sulla testa di Pavoletti che non può far altro che gonfiare la rete. Un assist veramente al bacio.  La gara non ha altro da dire se non due conclusioni di Nagy e Dzemaili disinnescate in modo superbo dal solito Cragno.

Finalmente la partita che serviva per scuotere squadra e ambiente, soprattutto per la prima che può finalmente raccogliere i frutti del suo duro lavoro. Il risultato infatti non viene mai messo in discussione, mostrando un undici compatto, concreto ed anche bello da vedere.

Ammettiamolo, oggi possiamo dirci tutti Castristi. No, non si parla di Fidel o Raul ma ovviamente del "Pata". Chi non era rimasto un po' deluso nell'aspettare il centrocampista visto a Catania e Verona? Possiamo dire che finalmente è ritornato o per meglio dire è finalmente arrivato in rossoblù. Nel suo nuovo ruolo di trequartista dà il meglio del suo repertorio: difende, si inserisce ma soprattutto conduce le danze e ricama. Incanta umiliando a tratti gli avversari e gli assist che serve sono quasi un capolavoro per gli occhi. Incredibile.Non da meno oggi JP. Anche il brasiliano  interpreta al meglio la nuova posizione, dimostrandosi di certo superiore a entrambi i compagni di reparto (Sau e Farias) dimostrandosi non solo capace di produrre maggiormente gioco, ma anche di poter completare al meglio il lavoro sporco di Pavoletti grazie al suo "istinct killer" in zona realizzativa.

Missione conferma ora per gli uomini di Maran che avranno due settimane per preparare la trasferta contro la Fiorentina. Non dovranno solo cercare di allontanarsi ulteriormente dalla zona buia, ma anche prova ancora a stupire, magari confermando il trend positivo che si ha contro i toscani e diventare una vera bestia per loro. Buona pausa nazionale a tutti.