Tributo a Daniele Conti, a un passo dal baratro l'ex "figlio di Bruno" usa sempre la testa

Tributo a Daniele Conti, a un passo dal baratro l'ex "figlio di Bruno" usa sempre la testaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Nicola Adamu
martedì 15 gennaio 2013, 08:31Il punto
di Fabio Frongia

Nessuno può dire di non aver fatto un tuffo all'indietro con i ricordi. 27 gennaio 2008, Cagliari-Napoli 2-1, 13 gennaio 2013, Cagliari-Genoa 2-1. Non bastano poco meno di cinque anni e il trasloco dal S.Elia per cancellare quello che sembra un eterno ritorno in seno alla storia del Cagliari. Domenica il gol di Daniele Conti ha restituito sorriso e fiducia all'ambiente depresso. Un lustro fa il sigillo dell'ex "fill'e Bruno" (figlio di Bruno) dava il la alla cavalcata che avrebbe portato il Cagliari dall'ultimo posto del giro di boa alla salvezza con un turno d'anticipo.

E non poteva che essere il capitano, fresco di rinnovo contrattuale e chiamata alle armi rivolta a tutta la platea, a firmare la riscossa, proprio come fece in quella storica sfida contro gli odiati rivali partenopei. Anche allora, agli albori di un Ballardini-bis che aveva avuto i suoi antipasti nelle sconfitte contro Udinese e Reggina, il Cagliari si presentava con l'acqua alla gola.

Come in quel 27 gennaio un gol a inizio ripresa aveva messo il Cagliari all'angolo. Gol di Hamsik o sigillo di Eros Pisano nel piovoso pomeriggio di Is Arenas non fa differenza. La rimonta a questo giro è stata diluita nel corso di una ripresa arrembante, mentre a suo tempo l'orgasmo fu concentrato in pochi istanti magici difficilmente ripetibili. Il comun denominatore, al netto di qualche irrilevante variazione scenica, è comunque uno solo: Daniele Conti, e con lui la sua incornata. Puntuale, precisa alle spalle di Frey come lo fu cinque anni fa ai danni di Gianello. 

L'abbraccio a quel Diego Lopez che nel 2008 guidava la difesa e ora prova a spingere molti vecchi amici nell'ennesima battaglia. Il bacio alla maglia e le parole da leader nello spogliatoio volte a frenare ogni eccesso di entusiasmo. Daniele Conti legittima il recente prolungamento di matrimonio con la realtà ormai definibile adottiva prendendo per mano un Cagliari convalescente e non del tutto guarito.

Alle prossime delicate sfide dirette la risposta sul futuro. Per lo spettacolo c'è tempo, la tranquillità non è della casa, ma per le scariche di adrenalina rivolgersi pure presso il citofono rossoblù.