Un Cagliari ye-ye, che gioca, sogna e fa sognare

Un Cagliari ye-ye, che gioca, sogna e fa sognareTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Liggi/TuttoCagliari.net
lunedì 27 ottobre 2014, 09:22Il punto
di Christian Seu
Direttore responsabile di TuttoCagliari.net, Christian Seu collabora con l'ANSA. Già caporedattore di Tuttomercatoweb, ha scritto anche per Calciomercato.com, RealSports, Zerosettanta.it e Cuorerossoblu.com

Bisogna tornare indietro di più di cinque anni. In campo c'erano Matri, Jeda e Fini. In panchina Max Allegri, che oggi guida la Juventus e che la Juventus sgambettò a domicilio. Ecco, quello è stato l'ultimo Cagliari capace di emozionare. Poi sono arrivati allenatori capaci e meno capaci, appassionati e meno, offensivi e catenacciari. Ma la fiammella dell'emozione, quella, è rimasta spenta a lungo.



Ad alimentarla, oggi, sta contribuendo il Cagliari di Zdenek Zeman. E di Donsah, di Cragno, di Crisetig, di Ibarbo e Caio Rangel. Gente che quando Allegri espugnava l'Olimpico di Torino era ancora alle elementari, o giù di lì. E' un Cagliari fresco, vivace, che da scolaro commette ancora sbagli, ma prova ad applicarsi con la determinazione di chi vuole diplomarsi prima e laurearsi poi. In cattedra c'è un allenatore vero, di quelli che insegnano prima di selezionare: non un manager, ma un uomo da tuta e scarpini, pronto a difendere i suoi ragazzi come un maestro farebbe con i propri alunni. Bastone e carota, gradoni e minuti in campo. Si fatica, si sbuffa, si cresce.

Il Cagliari ne ha rifilati quattro all'Inter. Poi è andato a giocare a poker al Castellani di Empoli, dove Roma e Milan avevano faticato. Già, il Milan. Mercoledì il Sant'Elia accoglierà nuovamente in maniera degna i tifosi rossoblù, dopo peripezie lunghe tre anni e - peraltro - non ancora terminate. Questo Cagliari magari non centrerà la qualificazione in Europa League. Non concluderà la propria corsa nella parte sinistra della graduatoria. Ma ci fa entusiasmare, ci fa sperare e ci lascia sognare. E, dopo anni di Medioevo - che è storia, ma pure un po' buia - è già qualcosa.