Crosta, parla papà Luigi: “Emozionato per l’esordio in A di Luca, è quello che desiderava più di tutto”

Crosta, parla papà Luigi: “Emozionato per l’esordio in A di Luca, è quello che desiderava più di tutto”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 5 giugno 2017, 19:57News
di Pietro Piga

L’ultimo portiere a difendere la porta del Cagliari al Sant’Elia è stato Luca Crosta, classe ‘98, nell’ultima giornata di campionato contro il Milan. Il promettente estremo difensore, all’esordio in serie A, si è reso protagonista di interventi decisivi e pregevoli, su tutti il rigore parato a Carlos Bacca.

Luigi, padre di Luca, ha parlato del figlio a MondoPrimavera.com, partendo dal passaggio dal Milan al Cagliari: “Prima del Cagliari, però, c’è stato un attimo in cui Luca poteva andare a fare un provino al Verona, visto che nessuno l’aveva più visto giocare. Alla fine con il Verona non si è più concretizzato nulla ed è arrivata per fortuna la chiamata del Cagliari. Gli hanno fatto fare tre giorni verso marzo/aprile di provini con il benestare del Milan e al termine di questo mini-ritiro ha subito detto di voler accettare questa proposta. Era molto contento, il procuratore ha dato l’ok e dopo ci sono stati i contatti tra Cagliari e Milan per chiudere l’operazione”.

“C’è da dire che Luca, a parte alcuni tornei, non è mai stato lontano dalla famiglia. All’inizio era euforico per questa nuova esperienza e quando è stato chiamato a luglio per fare la preparazione con la prima squadra è stato tutto normale, contando che la squadra si è radunata a Pejo, non molto distante da noi, per cui ogni tanto siamo andati a trovarlo. Quando l’abbiamo accompagnato a Cagliari, invece, ci siamo resi conto che si stava creando un distacco. Luca è stato fortunato ad aver trovato degli ottimi compagni, che l’hanno fatto sentire subito parte del gruppo, ma anche lo staff della Primavera, da mister Canzi al preparatore dei portieri Brambilla. A Cagliari vive in un appartamento con altri 5 compagni, frequenta il quinto anno e deve affrontare adesso la maturità in una scuola in cui la squadra cagliaritana gli ha permesso di inserirsi piano piano. Ha avuto una grande mano all’inizio visto che, anche se non ce l’ha mai detto, sotto sotto ha sofferto anche lui questa lontananza”, prosegue Crosta senior.

Sul battesimo in A, Luigi dice: “Una sensazione forte, perché era ciò che Luca desiderava più di tutto. Quest’anno aveva proprio la voglia di prendersi questa soddisfazione; sui giornali è stato scritto che si è preso una rivincita: mio figlio, però, non si è mai voluto prendere una rivincita con nessuno. Il suo desiderio era quello di arrivare, per dimostrare il suo valore. Anche in un’intervista che ha rilasciato, ha ringraziato tutti, anche coloro che secondo lui gli hanno remato contro. Queste persone gli hanno dato la forza di credere ancora di più in sé stesso, credere di poterci arrivare. La partita di domenica l’ho guardata in mansarda da solo, mentre mia moglie e la famiglia erano giù. Ero molto emozionato e ho preferito guardarla da solo perché durante la partita io parlo, critico e ogni tanto guardavo la Formula 1 per stemperare un po’ la tensione. La partita l’ho registrata però, in modo da poterla rivedere con calma, prendendo tutti gli appunti che dovevo fare. Per quanto riguarda il rigore parato, sono dell’idea che siano più i demeriti di chi lo sbaglia rispetto ai meriti di chi lo para. Detto questo, bisogna essere freddi per intuire la direzione del tiro. Ciò che mi ha colpito maggiormente è tutto il complesso della partita: dopo un primo pallone sparato via per la troppa emozione, Luca mi ha dato l’impressione di non essere mai in difficoltà, dando sicurezza con le uscite e con le parate”.

Il Cagliari non ha tempo perso e ha fatto firmare, il giorno dopo la gara contro il Milan, il primo contratto da professionista, fino al 2019, a Luca: “In realtà, posso dire che lui aveva già firmato; era già tutto stabilito, solamente che la notizia è uscita più avanti. Luca ha deciso di buon grado di rimanere a Cagliari, dove si trova molto bene, però bisogna specificare che nel calcio non è mai detta l’ultima parola, oggi sei qui mentre domani sei là ma nei pensieri di mio figlio c’è il Cagliari adesso. Nessuno gli ha fatto promesse particolari, sa che deve lavorare a testa bassa per continuare a crescere. Ha apprezzato molto la dedica fattagli dal mister dei portieri, David Dei, su Facebook che io considero una persona eccezionale, che mio figlio ha subito ringraziato dopo l’esordio di domenica. Dei però è stato chiaro,dicendogli che adesso bisogna continuare a lavorare per migliorare sempre di più”.