Matteoli: "Addio sereno, con Giulini buon rapporto"

Da qualche settimanaGianfranco Matteoli non è più il responsabile del settore giovanile del Cagliari (al suo posto è stato chiamato Mario Beretta). Un addio che arriva dopo quindici anni di lavoro. "Ho accettato la decisione della società con serenità - dice a Tuttomercatoweb.com - è finita un'era ma fa parte del calcio. Ci sono stati momenti molto belli ma non sono uno che si piange addosso. Credo che in quattordici anni si sia costruito qualcosa di molto importante. Adesso parecchi ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile giocano in giro per l'Italia. E abbiamo dato un esempio di comportamento. In poche parole abbiamo fatto settore giovanile. In Italia si parla delle difficoltà del nostro calcio e poi vai vedere gli Allievi e le Primavere e ti accorgi che spesso sono caratterizzate da giocatori che arrivano da fuori...".

"Se mi sono affezionato a qualcuno dei giocatori passati per Cagliari? Per me sono stati tutti uguali, mi è dispiaciuto che qualcuno non sia arrivato là dove meritava. Ma non ho avuto il tempo di affezionarmi a nessuno", ha spiegato Matteoli. E poi sulla mancata riconferma: "Una società nuove fa le proprie scelte. Con il presidente ho avuto un buonissimo rapporto. Sento semmai dire che adesso al settore giovanile si farà tecnica, ma è da 14 anni che la facciamo e portiamo giocatori in prima squadra... Nel corso degli anni abbiamo fatto varie volte le finali di Allievi e Giovanissimi ma per chi fa settore giovanile sono cose relative. Le soddisfazioni più grandi sono nel vedere un giocatore arrivare in prima squadra. Le mie domeniche infatti le passavo controllando i vari calciatori cresciuti nel nostro settore giovanile e che ora sono in giro per l'Italia. Un giorno il grande Favini mi disse: "Gianfranco, ma tu la domenica vai a vedere la prima squadra o i piccolini?" Risposi: "I piccolini". E' lì che si vede la passione per fare questo mestiere...".