Walter Taccone, quando lo stile non si compra nella drogheria sotto casa

Walter Taccone, quando lo stile non si compra nella drogheria sotto casaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com
sabato 30 gennaio 2016, 15:25News
di Giancarlo Cornacchia
Ignominioso atteggiamento del presidente dell'Avellino

Ricordo quando ero piccolo e giocavo come libero (allora era così chiamato il difensore che giocava dietro i centrali) in una squadra del centro di Cagliari. Ogni qualvolta la mia squadra perdeva la partita della domenica mattina ogni scusa era buona per giustificarla: "Hanno solo avuto fortuna!", "L'arbitro era il papà di un avversario", "Il nostro mister non capisce nulla", "L'arbitro (sempre lui) era di parte". Ovviamente il senso è che non si può pretendere da un pargoletto un certo grado di equilibrio nei giudizi unito ad obiettività, ma dagli adulti, o presunti tali, si.

Il presidente dell'Avellino, Walter Taccone, aveva un solo obiettivo per questa stagione: battere il Cagliari a tutti i costi, quasi una sorta di battaglia personale stile Brian Clough, il cui pensiero di battere il Leeds United di Donald Reevie non lo faceva dormire. Ebbene, sul campo il Cagliari ha avuto la meglio sugli irpini sia all'andata che al ritorno, ma ciò non è bastato al vulcanico quanto infantile presidente dei lupi per ammettere la superiorità rossoblu. Proprio come facevamo da piccoli, e senza mostrare un minimo di stile e signorilità, si è scagliato contro l'arbitro Riccardo Pinzani per aver espulso, giustamente tra l'altro, il centrocampista Sbaffo. "L'orgoglio viene prima del crollo", dice un antico proverbio biblico e sarebbe bene che Walter Taccone lo capisca per il bene del suo Avellino.