ASSEMINELLO – Capozucca: “Decisione maturata da tempo. Non mi aspettavo tanto affetto dai tifosi”

ASSEMINELLO – Capozucca: “Decisione maturata da tempo. Non mi aspettavo tanto affetto dai tifosi”
venerdì 26 maggio 2017, 15:39Primo piano
di Pietro Piga
Dal nostro inviato ad Assemini Pietro Piga

Acquisti e cessioni, la vittoria della serie B e la salvezza in serie A. Potrebbero essere riassunte così le due stagioni di Stefano Capozucca sulla scrivania del Cagliari. Il direttore sportivo, come annunciato tre giorni fa dal club di Tommaso Giulini, non rinnoverà il contratto e lascerà la Sardegna. Capozucca, su cui sono già puntati gli occhi di altre società nostrane, ha speso le ultime parole rossoblù nella conferenza stampa di questo pomeriggio tenutasi nel Centro Sportivo di Assemini.

Il primo intervento è di Mario Passetti, direttore Commerciale, Marketing e Comunicazione del Cagliari: "Ringrazio Stefano Capozucca per il lavoro e per la passione che ci ha trasmesso. Capita che le strade si dividano, come nei normali rapporti professionali. Lo stadio? I lavori proseguono con serenità".

DECISIONE PONDERATA. Poi, prende la parola Capozucca: “Ci tenevo a salutare tutti. Era una cosa già meditata, dunque non è da considerare come un fulmine a ciel sereno. La decisione è maturata prima del Trofeo Sardegna, ma non è dettata dalle divergenze con l'allenatore” afferma Capozucca che poi torna sul rapporto con il tecnico: “Con Rastelli ho condiviso emozioni importanti: la vittoria del campionato di B e una salvezza raggiunta al primo anno di Serie A. Il percorso fatto con lui è stato caratterizzato dall'unità di intenti. Non sono mai stato un falso, ho sempre guardato in faccia le persone. Non ho mai contattato nessun altro allenatore. Sono fiero di aver portato Rastelli fino al termine del campionato. Non vado via da Cagliari perché ho firmato con altre squadre anche se spero di trovarne una a breve perché non mi piace essere disoccupato. Ho letto tante cose, alcune mi hanno colpito. Non sono un amante dei social, ma ho letto i commenti dei tifosi: non mi aspettavo di ricevere una tale manifestazione di affetto. Ho avuto senso di commozione, e non capita tanto alla mia età”.

IL LEGAME CON LA SARDEGNA. "Qui mi hanno voluto bene: parlo della gente e della città. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e mi sono stati vicini. Lascio un pezzo di cuore (si commuove, ndr). I capitoli si chiudono, sarò sempre grato a queste persone che mi hanno voluto bene. Ringrazio anche il presidente e Filucchi. Sono felice di tutto quello che ho fatto a Cagliari. La squadra mi ha regalato una maglia con le dediche. Me l'ha consegnata Sau. Non me l'aspettavo, così mi sono scese le lacrime. Sono due notti che non dormo e non pensavo di star male. È come un distacco dai figli. Ringrazio anche i giornalisti, anche qualcuno che mi ha criticato, ma oggi perdono e abbraccio tutti. Qui ho vissuto discretamente, per questo sono felice. Qualcuno ha scritto che ho svernato gli ultimi contratti, ma non è vero".

E QUELLO CON GIULINI. "Io sono stato bene con il presidente e non dirò il motivo per cui lascio. E nemmeno Giulini lo farà perché abbiamo un patto. Con lui non ho rancore, pur non avendo le stesse idee in alcune circostanze, ma non ho per forza ragione io".

I RICORDI. "Il momento più bello a Cagliari? Sarebbe scontato dire Bari. In realtà gennaio 2017 è stato il periodo più importante della mia carriera. Qualcuno voleva andare via, chiedeva la testa dell'allenatore e altro. Ho passato le mie vacanze parlando qui e lì con i giocatori. Il più brutto? Questo, non come direttore sportivo ma come uomo. Sarò fiero di dire che sono stato qui. Giovanni Rossi? Lo conosco, perché sono uno dei "superstiti" della serie A. Qualche rammarico? Qualcosa sì, magari legato a ciò che non ho avuto il coraggio di fare.  A parte questo, avrei voluto aiutare di più il settore giovanile. Il futuro di Rastelli? Spero resti. Bisogna ricordare che è al primo anno di serie A. C'è una enorme differenza tra A e B, parlano i numeri. C'è troppo divario tra le prime cinque e le ultime, sarà sempre peggio. Quest'anno Rastelli ha capito le difficoltà di questo campionato e, sull'aspetto tecnico-tattico, abbiamo discusso. La reazione della squadra? Ho comunicato la decisione ad inizio settimana. Ci sarò fino alla fine, anche domenica. E magari giocherò io, visto che siamo contati. L'immagine che porto con me? Quando sono caduto all'aeroporto di Elmas dopo Bari, con tanta gente alle 3 del mattino. Vi lascio con una chicca: alla prima amichevole sono stato insultato, ma oggi ho ricevuto delle telefonate dagli Sconvolts, che sono dispiaciuti per il mio addio. Questo è un altro mio piccolo successo"