Caos Lega di serie A, Giulini: "No al commissariamento. Ci vuole buon senso"

Caos Lega di serie A, Giulini: "No al commissariamento. Ci vuole buon senso"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
giovedì 23 marzo 2017, 07:02Primo piano
di Giancarlo Cornacchia
Parla il patron rossoblu

A margine dell'assemblea di Lega di ieri che ha visto la clamorosa frattura fra le sei big del campionato ed il resto delle società, ha parlato anche il presidente del Cagliari ai microfoni di Tuttomercatoweb: "Siamo arrivati ad avere un documento programmatico condiviso da tredici società con nove punti essenziali per una nuova governance di Lega. Crediamo siano condivisi anche dalle non presenti che non hanno firmato. Tra questi punti c'è anche l'accordo su un nuovo presidente di garanzia, su un amministratore delegato di Lega che abbia profilo internazionale e competenze in quanto a diritti tv e marketing per valorizzare il prodotto Serie A nel mondo. Crediamo che anche i club non firmatari ritengano che il presidente e l'ad, insieme a altri cinque membri, vengano rappresentati in Consiglio di Lega, che sarebbe dunque a sette. C'è ovviamente l'articolo 19 sul quale non c'è ancora accordo ma a queste società è stato dato il documento. Vogliamo che sia rispettato lo status quo nel paracadute, è una richiesta di buon senso. Vogliamo trasformarlo in una percentuale e non in un valore assoluto da mettere in uno statuto, con la percentuale che può variare nel tempo se i diritti dovessero variare o diminuire"

Eventuale commissariamento: "La volontà è quella di metter mano allo statuto, pensiamo di aver fatto un passo avanti arrivando a condividere i punti essenziali. Il resto sono le virgole, è la volontà di tutte e non solo delle tredici, poi ritengo che venti club di A debbano esprimere anche nomine. Non è nell'interesse di nessuno arrivare al commissariamento, sarebbe un peccato che questo circo che riguarda tante componenti venga commissariato".

Questione della ripartizione dei diritti (art.19): "Riteniamo che sia fondamentale, la ripartizione delle risorse dei diritti tv, che purtroppo in Italia rappresentano parte importante dei bilanci, vada disciplinata in modo chiaro. Non parliamo di cambiare dal prossimo anno, i prossimi due sono già cristallizzati. E' qualcosa che dovrà avvenire dalla stagione 18-19, con l'approvazione del nuovo bando. Abbiamo proposto lo status quo attuale su paracadute e su ripartizione come negli altri paesi europei. Il fatto che se ne siano andate? Voglio leggerlo positivamente, penso che vogliano parlarne tra loro. Rivedere l'articolo 19? Abbiamo proposto qualcosa di ragionevole, rappresenta quel che accadrà nel biennio successivo. Facessero una controproposta, la valuteremmo per una sintesi".