Davide raccogli le pietre, giovedì arriva Golìa

In uno dei più popolari racconti della Bibbia un giovane aitante di nome Davide affrontò un gigante di circa due metri ed armato di tutto punto con una semplice fionda, delle pietre liscie e fiducia incrollabile nel Signore. Il risultato? Golìa morì grazie ad una pietra piantata nella testa. Giovedì sera al Sant'Elia arriverà il Golìa della serie A, la Juventus, apparentemente imbattibile, ed il Cagliari, nelle ovvie vesti di Davide, dovrà cercare di ritrovare le pietre con l'obiettivo di provare almeno a fare del male alla Vecchia Signora.

Le partite contro Chievo Verona e Parma sono state deprimenti sotto l'aspetto del gioco che ha palesato tutti i limiti di una rosa male assortita, specie nelle alternative, e dalla pochezza dell'attacco. Tutti sono già proiettati verso il mercato invernale che aprirà i battenti tra poche settimane, dando già per scontato che Golìa farà un sol boccone di Davide, ma il Cagliari stavolta potrà godere di una certa libertà mentale (problema dichiarato dallo stesso Zeman nel post partita di ieri) non avendo niente da perdere contro i bianconeri. Le partite durano novanta minuti ed in campo scendono ventidue giocatori ed il Cagliari ha l'obbligo di provarci per ritrovare serenità, gioco e l'affetto dei tifosi che pare stia iniziando a venire meno.