È un Cagliari alla Dorando Pietri

È un Cagliari alla Dorando Pietri
lunedì 25 aprile 2016, 07:17Primo piano
di Giancarlo Cornacchia
Un interessante parallelismo con un atleta del passato

È il 7 luglio 1908 e a Londra si svolge la maratona conclusiva delle Olimpiadi. C'è un italiano che concorre per la medaglia d'oro e si chiama Dorando Pietri, un uomo di 23 anni. Lasciamo che l'immaginazione ci faccia vivere la drammatica scena finale tramite il racconto di Wikipedia: "Mancavano ormai un paio di chilometri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo, ma il suo avversario lo stava raggiungendo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo.

Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto". Per la cronaca il povero Dorando fu squalificato per aver tagliato il traguardo con il "sostegno" del giudice, ma per certi versi questa storia potrebbe rappresentare un interessante parallelismo con il Cagliari che stancamente sta cercando di raggiungere la serie A. "Non abbiamo più energie", ha dichiarato Rastelli nel post gara di sabato ed effettivamente i rossoblu stanno patendo la fatica da almeno quattro partite. Al termine del campionato ne mancano solo tre e le inseguitrici, Trapani, Bari, Pescara, non hanno intenzione di mollare di un centimetro, ed anzi, sognano un clamoroso aggancio al secondo posto. Difficilmente questo avverrà se i rossoblu troveranno le energie per battere il Livorno, squadra che ha praticamente alzato bandiera bianca nella lotta per la salvezza. Così come successe a Dorando, che cadde più volte esausto,  ma grazie anche al pubblico che stava dalla sua parte riuscì a raschiare dei rimasugli di energia, il Cagliari dovrà buttare il cuore oltre l'ostacolo, sapendo di poter contare sull'apporto del pubblico che anche in occasione della partita contro il Lanciano, seppur con qualche fischio, ha spinto la squadra fino all'ultimo minuto. Manca oramai davvero poco al traguardo ed è il momento che con l'orgoglio, la volontà, o anche con la sola forza della disperazione, i rossoblu trovino le forze per l'ultima definitiva spinta.