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ESCLUSIVA TC - ANTONELLO CUCCUREDDU: "Sono juventino fin da piccolo, ma venerdì scorso ho tifato un po' anche per il Cagliari. Tengo molto alle sorti della squadra rossoblù: con qualche ritocco l'anno prossimo si potrà fare il salto di qualità"

ESCLUSIVA TC - ANTONELLO CUCCUREDDU: "Sono juventino fin da piccolo, ma venerdì scorso ho tifato un po' anche per il Cagliari. Tengo molto alle sorti della squadra rossoblù: con qualche ritocco l'anno prossimo si potrà fare il salto di qualità"TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 26 aprile 2024, 13:54Primo piano
di Matteo Bordiga

Cagliari-Juventus è sempre stata la “sua” sfida. Da una parte le sue origini sarde – è nato ad Alghero – e l’amore profondo per la sua terra, dall’altra il cuore “che, fin da bambino, è sempre stato tinto di bianconero”.

E allora un pareggio, un salomonico 2-2 intenso e combattuto non può che soddisfare Antonello Cuccureddu: un colpo al cerchio e l’altro alla botte. “Perché io ai colori rossoblù ci tengo veramente: seguo sempre il Cagliari con passione e simpatia”.

Antonello, ha visto la sfida tra i Quattro Mori e la Vecchia Signora di venerdì scorso?

“Ho visto alcuni spezzoni. E ho tifato un po’ anche per il Cagliari, la squadra della mia terra… io che fin da piccolo sono juventino, e poi ho speso una vita con addosso la maglia bianconera. Ma quella rossoblù è sempre una compagine speciale, che seguo con grande affetto e alla quale tengo sinceramente. E devo dire che l’undici di Ranieri ultimamente è molto migliorato sotto il profilo tecnico e temperamentale: l’allenatore romano sta facendo un gran lavoro. Poi il gruppo mi sembra solido e compatto, e adesso è in grado di impensierire anche le formazioni più blasonate.”

In effetti i sardi hanno conquistato cinque punti tra Atalanta, Inter e Juventus: un bottino stupefacente che in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia del “trittico terribile”.

“E io dico che la stessa determinazione vista contro queste tre squadre il Cagliari dovrebbe metterla in campo anche con le cosiddette ‘piccole’. Venerdì scorso nel primo tempo Nandez e compagni hanno corso tantissimo e giocato con un’intensità incredibile. Poi nella ripresa sono calati: alla lunga contro gli avversari più forti finisci per pagare gli sforzi profusi nel tentativo di trovare il vantaggio. Però ho visto un Cagliari molto organizzato: a me piace come gioca e come copre il campo. Certo, manca sempre qualcosina per fare il famoso salto di qualità, ma per quello è necessario che la società intervenga sul mercato e allestisca una rosa ancora più competitiva.”

Proiettandoci al futuro, lei per la prossima stagione confermerebbe Ranieri o punterebbe su un nuovo allenatore?

“Ranieri ha fatto benissimo in questi due anni. E poi va fatta una riflessione: gli allenatori sono tutti bravi! Il ‘problema’ sono i giocatori, il materiale col quale il tecnico si trova a lavorare. Molto dipende da quelli che sono i piani e i programmi della società: se il Cagliari ha ambizioni e progetti importanti, ritoccando la squadra attuale con qualche innesto mirato si potranno regalare soddisfazioni importanti alla città e a tutti i tifosi.”