ESCLUSIVA TC - Il doppio ex Fini: “Con l’Ascoli gara delicata. Serie B lunga ma il Cagliari può trionfare”

ESCLUSIVA TC - Il doppio ex Fini: “Con l’Ascoli gara delicata. Serie B lunga ma il Cagliari può trionfare”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 16 novembre 2015, 18:00Primo piano
di Serafino Ghisu

Sardo doc, di Sorso. Nella sua carriera da calciatore ha collezionato 152 presenze in Serie A, 66 delle quali con la maglia del Cagliari. Tante altre presenze, ben 144, in Serie B. Stiamo parlando di Michele Fini, uno dei protagonisti della memorabile salvezza del 2008, che è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.

Michele, hai vestito per due stagioni la maglia rossoblù: Qual è il ricordo più bello che conservi dell’esperienza al Cagliari?

“Non riuscirei a trovare un unico momento. Sono stati due anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni sia dal punto di vista personale che di squadra. Ricordo ogni momento in maniera positiva. Il gol più bello segnato con la maglia del Cagliari? Qualche gol bello l’ho fatto, ma per me ,da sardo, ogni gol con il Cagliari è stato importantissimo perché, oltre ad aver regalato una gioia a me e ai tifosi, ho regalato gioia anche a chi mi ha sempre seguito ma non in Sardegna, quindi alla mia famiglia. Ogni gol, dunque, era motivo di orgoglio e di soddisfazione”

Credi che la squadra di Rastelli possa vincere il campionato di B?

“Sicuramente ci sono tutti i presupposti affinché questo possa succedere. Il campionato di Serie B è lungo e difficile, ma credo che la società si sia mossa bene innanzitutto scegliendo un allenatore competente, che conosce bene la categoria, integrando la squadra con giocatori forti che oltre ad essere giovani hanno già un bagaglio d’esperienza molto importante”

Lunedì sera il Cagliari affronterà al Sant’Elia un’altra tua ex squadra, l’Ascoli. Che partita sarà?

“Sarà una partita delicata. Sono due squadre che in questo momento lottano per obiettivi diversi. Il Cagliari dovrà dare continuità di risultati a quello che già di buono sta facendo, l’Ascoli invece ha bisogno di fare punti perché si trova in una situazione precaria di classifica, anche se la vittoria di ieri (1-0 contro il Perugia, ndr) ha leggermente placato il ‘gap’ con le ultime. Sarà una partita difficile perché in palio ci sono punti importanti”

A proposito di Ascoli: Avresti dovuto seguire Lopez sulla panchina bianconera. Sembrava ormai cosa fatta, poi il presidente Bellini ha scelto Mangia. Cosa è andato storto?

“Penso che quando le cose debbano succedere ci devono essere tutte le condizioni affinché queste accadino. Se evidentemente io e Diego non siamo andati ad Ascoli qualche condizione è venuta meno”

Ora ti occupi di una scuola calcio a Sorso?

“Si, mi sto occupando di una scuola calcio con un mio compaesano, Marco Asara, che ha giocato a calcio a grandi livelli, è stato anche un calciatore di Serie B. Insieme abbiamo deciso di intraprendere questo importante progetto, che abbiamo iniziato lo scorso anno. Non abbiamo l’esigenza di ‘sfornare’ ragazzi subito. Lo faremo col tempo, sperando che il lavoro che stiamo facendo porti dei frutti”

Ti vedremo su qualche panchina in futuro? Magari come primo allenatore...

“Guarda, ho iniziato questo percorso con Diego Lopez già l’anno scorso a Bologna. Devo dire che dal punto di vista personale e professionale l’esperienza da ‘secondo’ ti forma parecchio. Ho avuto la fortuna di lavorare oltre che con un mio ex compagno di squadra, con una persona eccezionale che è appunto Diego. Non è facile trovare un allenatore che ti da la possibilità di collaborare in tutto e per tutto. Di questo sono contento. Spero che questa collaborazione duri, per il momento la mia priorità è quella. Poi un domani chissà? Si vedrà”.