ESCLUSIVA TC - Il doppio ex Raffaele Paolino: "Domenica tiferò Cagliari. Amo il rossoblu"

ESCLUSIVA TC - Il doppio ex Raffaele Paolino: "Domenica tiferò Cagliari. Amo il rossoblu"
giovedì 13 ottobre 2016, 21:32Primo piano
di Giancarlo Cornacchia
Breve intervista all'ex attaccante rossoblu

Estate 1989 ed il Cagliari targato Claudio Ranieri, dopo aver conquistato una fantastica promozione, punta ad una tranquilla salvezza tra i cadetti. Viene ceduto l'esperto, quanto prolifico bomber Guglielmo Coppola, e per sostituirlo Carmine Longo pesca in prestito dall'Inter un giovane di belle speranze: il suo nome è Raffaele Paolino, che presto diventerà per i tifosi semplicemente Lele. Con 5 goal ed una speciale intesa con Bibi Provitali contribuì ad una clamorosa promozione in serie A.

Che ricordo hai di quel periodo e di quella squadra?

Semplicemente meraviglioso. Eravamo un gruppo di giovanissimi che unito ad alcuni elementi esperti hanno costruito un'impresa bellissima, considerato che eravamo lartiti per salvarci. Per me un periodo eccezionale, la gente ci amava. Iniziammo il campionato con 4 mila spettatori per poi trovarcene 50 mila dopo breve tempo. Anche quando ci recavamo a giocare l'amichevole del giovedi venivano sempre tante persone a vederci e a noi faceva piacere stare con loro. E poi c'era un grande allenatore come Claudio Ranieri.

La successiva stagione in serie A non inizio' male con quel goal all'Olimpique Marsiglia. Poi...

Segnai di pallonetto il goal del 2-3 per poi perdere 3-4 con una squadra di grandi campioni. In campionato esordii alla prima proprio contro l'Inter e fu debacle: 0-3 con tripletta di Klinsmann. La domenica successiva ci rifacendo battendo il Napoli campione d'Italia. Poi purtroppo arrivarono le difficoltà della serie A, l'ultimo posto con soli 9 punti. Ricordo sempre che nonostante tutto Ranieri continuava a ripeterci che ci saremmo salvati ed il pubblico non ci abbandonò mai. Per quanto mi riguarda riuscii a totalizzare 20 presenze pur avendo davanti gente come Fonseca e Francescoli, gente che fece la differenza e fu determinante per la salvezza.

Sappiamo che sei rimasto nel mondo del calcio.

Si. Ho accettato con grande entusiasmo l'offerta della Folgore Caratese, seconda squadra del Novara. Sono rimasto fuori dal giro per qualche anno, poi è arrivata l'occasione giusta. Mi occupo di due squadre di ragazzi del 2001 e del 2004.

Nonostante tu abbia passato solo due anni in Sardegna il tuo legame con l'isola è rimasto fortissimo.

Assolutamente. Mi sono innamorato del posto e della gente. Sono un tifoso del Cagliari a tutti gli effetti anche se lavoro per la seconda squadra di Novara, la Folgore Caratese. E domenica ci sarà Inter-Cagliari.

Che partita prevedi?

Sarò di sicuro a San Siro per tifare Cagliari. Sarà indubbiamente molto dura per il Cagliari. Dovrà fare attenzione all'Inter che non sta attraversando un momento felicissimo. Il pubblico nerazzurro è particolare, ovvero se entro i primi venti minuti la squadra non riesce a combinare nulla di buono Inizia a brontolare. Se il Cagliari sarà furbo nell'attaccare l'avversario sin da subito potrà giocarsi il risultato.

Come vedi il Cagliari di quest'anno?

La nuova società ha fatto un ottimo lavoro ed ha scelto un ottimo allenatore. Non capisco perché tanta gente non stimi Rastelli. Ha avuto il grande merito di condurre la squadra in serie A, un compito non facile. È necessario lasciarlo lavorare con serenità.