Gol e leadership, Borriello imprescindibile

Gol e leadership, Borriello imprescindibile
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mercoledì 18 gennaio 2017, 07:00Primo piano
di Pietro Piga

Di mestiere non fa lo chef, bensì l’attaccante. E’ però stato capace, domenica pomeriggio, in un Sant’Elia semivuoto, di cucinare un’abbondante, saporito e piacevole pranzo al Cagliari e ai suoi tifosi. Sul tavolo, colorato di verde erba, il seguente menù: due reti, altrettante propiziate, una traversa colpita e altre giocate degne di un top player. Ma a Marco Borriello non piace essere definitivo così, meglio identificarlo con l’aggettivo “affidabile”, come ha ribadito davanti a telecamere e taccuini nel post-partita della sfida contro il Genoa.

LA LEGGE DELL’EX. Ed è proprio nell’uno contro uno col Grifone, con cui si è sposato e poi ha divorziato tre volte e ha segnato 31 gol in 73 presenze, è stato l’uomo dei tre punti di Massimo Rastelli. Dopo essere entrato a partita in corso contro il Sassuolo (autore del momentaneo 2-3) e il Milan, l’allenatore l’ha chiamato per riprendere posto nell’artiglieria pesante. E lui, Borriello, non s’è fatto trovare con le mani in mano. Anzi, ha confermato la legge dell’ex con gli interessi.

I TIMBRI. Ha permesso al Cagliari, al 40’ del primo tempo, di acciuffare il pareggio: in men che non si dica, dopo la respinta di Lamanna sul tiro di Tachtsidis, è partito in posizione regolare e ha infilato la sfera, con enorme potenza, nel sacco. E poi ha messo il marchio, con una torsione aerea che si è spenta sul palo, sul 2-1 sigillato da Joao Pedro. Questo, ma anche indicazioni e consigli ai compagni, corsa, spallate e sacrificio, la prima frazione del centravanti di San Giovanni a Teduccio. All’intervallo, negli spogliatoi, Rastelli avrà chiesto alla squadra di chiudere nel minor tempo possibile la pratica, cercando il colpo di grazia in avvio di ripresa. Richiesta esaudita, siamo al 15’: Lamanna prima si oppone alla spizzicata di Borriello con un buon riflesso, poi si deve inchinare alla conclusione al volo, schiacciata a terra, dello stesso numero 22. E’ il 3-1. E’ gioco, partita, incontro per il Cagliari.

ESONDANTE. Non basta la doppietta per il trentaquattrenne – che sottolinea, quando possibile, di sentirsi un ventenne –, c’è ancora spazio per arricchire la propria prestazione e aumentare il bottino della squadra. Borriello, liberatosi sulla trequarti di un avversario, accompagna in porta Farias, che colpisce la traversa. Poco più tardi, invece, mette lo zampino sul calcio di rigore (segnato successivamente da Farias) decretato per l’atterramento di Murru, che si era fiondato sul pallone dopo che Lamanna, in un pomeriggio da dimenticare, aveva respinto un tentativo dalla distanza di Borriellone.

A CACCIA DEL RECORD. Altre due reti importanti per il cammino rossoblu, sempre più in discesa, salite a quota nove in serie A (una ogni 148’) e che fanno tredici in stagione. Solo due, quindi, dalle quindici raggiunte da Borriello nella stagione 2009-2010 con il Milan; ben sei in meno, invece, dal record siglato in forza al Genoa nella serie A 2007-2008.

SCOMMESSA IN CORSO. E sono due gol di distanza, inoltre, dai quindici che consentirebbero a Borriello di vincere la scommessa con Christian Vieri. Il campionato è lungo, mancano diciotto sfide e c’è ancora la possibilità di superare anche il traguardo “amichevole”. Prima di godersi la vacanza gratis, però, c’è da portare il Cagliari, a suon di reti, sempre più in alto.