Il Cagliari ha ora il suo talismano. E quelle scorribande con Langella...

Cinque anni alla corte della Vecchia Signora, cinque scudetti vinti. Ci sarà pure una ragione se il buon Simone Padoin si era guadagnato il soprannome di talismano, non a caso la sua cessione al Cagliari ha suscitato non poco sconforto tra i supporter bianconeri che hanno visto strapparsi un ragazzo amato sin da subito per la sua umiltà, la sua disponibilità ad accettare il ruolo di gregario senza mai pronunciare una parola fuori posto. E quando veniva chiamato in causa il suo apporto non era mai banale: 84 presenze, 3 goal, capacità di adattarsi ad ogni ruolo della zona nevralgica del campo. Prima dell'avventura in quel di Torino, Simone imperversava sulla fascia nel terribile 4-4-1-1 dell'Atalanta di Luigi Del Neri alternandosi con un grande ex dei colori rossoblu, Antonio Langella.

Il baffuto allenatore stravedeva per questo binomio fatto di rapidità, estro, imprevedibilità, che spesso e volentieri risultava determinante. Ora, a 32 anni, il talismano del Friuli ha deciso di scendere in provincia e misurarsi con una realtà di cui potrebbe a breve diventare uno dei leader. La sua esperienza, ma soprattutto la sua duttilità tattica saranno fondamentali per Massimo Rastelli che potrà impiegarlo sia come mezz'ala del classico 4-3-1-2, ma anche come esterno del 3-5-2 che lo stesso tecnico sta cercando di plasmare. Mancano poche settimane all'inizio del ritiro pre campionato, ma Simone Padoin già scalda i motori.