"Il Capitano affonda con la nave": il triste epilogo di una storia meravigliosa

"Il Capitano affonda con la nave": il triste epilogo  di una storia meravigliosaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Liggi/TuttoCagliari.net
sabato 30 maggio 2015, 08:00Primo piano
di Nicola Atzori

Non era il finale di carriera in cui speravano, non è questo il contesto in cui avremmo voluto salutarli. Da domani, molto probabilmente, Andrea Cossu e Daniele Conti giocheranno i loro ultimi 90' minuti con la maglia rossoblù.

E pensare che la carriera di Daniele in Sardegna finisce così com'era cominciata, con una retrocessione amara e annunciata da tempo: era il Cagliari di Renzo Ulivieri che tanta dietrologia aveva sollevato nei tifosi sardi, con una retrocessione che sembrava a tutti esser stata decisa a tavolino. Per Conti iniziano quattro lunghi anni in cadetteria passati tra i conflitti con i numerosissimi allenatori, i contrasti con i tifosi per le scarse prestazioni sotto l'ingombrante ombra del padre. Nel 2003 a Cagliari arriva un campione: Gianfranco Zola riporta la Sardegna in Serie A e tutta la rosa, compreso Daniele -ormai titolare fisso- sembra trarne giovamento. Gli assist al bacio di Magic Box fanno girare la squadra alla perfezione e Conti non risulterà meno protagonista dei vari Langella, Esposito, Suazo e Lopez. Zola appende le scarpette al chiodo nel 2005 e per il Cagliari comincia una parabola discendente che ha il suo punto più basso nella stagione 2007/2008. E quando nessuno più ci credeva, al 95' di un Cagliari Napoli che avrebbe di fatto sentenziato una prematura retrocessione, il "figlio di Bruno" sigla un leggendario gol vittoria e decide di caricarsi il Cagliari sulle spalle, fino a farne una scelta di vita. 

La definitiva consacrazione arriva con Allegri dove Daniele viene unanimemente riconosciuto tra i migliore centrocampisti d'Italia insieme ad Andrea Cossu, il quale realizza finalmente il sogno di giocare per la sua città deliziandola con i suoi assist al bacio e con quei tiri perlopiù inefficaci ma comunque capaci di battere Gigi Buffon sotto la curva bianconera dello Stadium o di gonfiare la rete del Sant'Elia contro l'Inter di Mourinho.

Dopo l'addio al Calcio di un'altra istituzione come Diego Lopez, per Conti arriva il momento di indossare una fascia che non lascerà più. Le prodezze del capitano continuano, i suoi gol all'ultimo secondo anche, sopratutto contro la sua vecchia Roma e il malcapitato Torino o contro il Genoa a Is Arenas sotto una pioggia infernale. L'epilogo è amaro, certo, ma non può cancellare ciò che è stato, ovvero la meravigliosa storia di quel Cagliari e del suo orgoglioso capitano, capace di stare al timone della sua squadra per sedici anni senza mai abbandonarla, fino alla fine, anche quando questa affondava.