Il commiato di Zeman: "Ero l'unico a credere nella salvezza"

Il commiato di Zeman: "Ero l'unico a credere nella salvezza"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 aprile 2015, 20:14Primo piano
di Giancarlo Cornacchia
Dai nostri inviati ad Assemini Marco Deiana e Giancarlo Cornacchia

"Anzitutto desidero ringraziarvi per essere venuti qui questo pomeriggio. Ci tenevo in particolar modo a salutarvi ed augurarvi buon lavoro, ma soprattutto desidero ringraziare tutti i sardi per questi mesi passati insieme", così ha esordito Zdenek Zeman nella conferenza stampa da lui stesso richiesta e svoltasi in una stanza della Club House di Asseminello in un clima decisamente surreale. Ha precisato subito il motivo della sua decisione: "Tengo subito a precisare una cosa: il motivo delle mie dimissioni nasce dal fatto che non mi sento più utile alla squadra. Abbiamo iniziato bene la stagione, con risultati e soprattutto prestazioni importanti. Poi è sopraggiunta tanta sfortuna e prestazioni meno convincenti. Dopo l'esonero sono tornato perchè ero convinto di poter portare avanti la mia idea di gioco ed il primo tempo contro l'Empoli me lo aveva dimostrato. Proprio a seguito di quella partita e delle successive prestazioni ho capito che sarebbe stato meglio farmi da parte. Sono convinto che questa è una buona squadra e che può ancora puntare alla salvezza, ma NON CON ME.

Mi dule tantissimo aver deluso tanta gente che aveva riposto tante speranze". altri motivi dietro le sue dimissioni? "Assolutamente no. Non ci sono dietro altri problemi. Ciò che è successo venerdì non ha nulla a che vedere con la mia decisione che ho preso lunedì mattina. E non è assolutamente vero che Mpoku ha chiesto di non voler giocare contro il Napoli perchè scioccato da quello che era successo con i tifosi". Come ha reagito la squadra? "Ho parlato e salutato tutti loro. Non mi sento tradito da nessuno, nel calcio i tradimenti non esistono. Ho detto che la squadra non mi seguiva intendendo che loro provavano a mettere in pratica ciò che richiedevo, ma magari non sono riusciti a farlo, ma è pur vero che da un po' di tempo a questa parte ERO L'UNICO A CREDERE NELLA SALVEZZA". Il suo incontro con la Questura di Cagliari? "Gli inquirenti hanno voluto sentire la mia versione sui fatti accaduti venerdì sera, ma non vi dirò nulla su questa conversazione". Cosa pensa la società della sua decisione? "Credo che al presidente Giulini dispiaccia più per la situazione di classifica in cui si trova il Cagliari in questo momento. Potrebbe arrivare la giusta scossa alla squadra. Di certo continuerò a seguire il Cagliari perchè un po' lo sento anche mio". Dopo un attimo di pausa arriva il suo commiatto: "Signori, basta così! Vi saluto".