Il Pagellone del 2017 - I portieri e i difensori: Cragno e Romagna il futuro, rimandato VdW

Il Pagellone del 2017 - I portieri e i difensori: Cragno e Romagna il futuro, rimandato VdWTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
lunedì 1 gennaio 2018, 07:00Primo piano
di Serafino Ghisu

Al termine dell’anno… è tempo di bilanci! TuttoCagliari.net, come di consueto, propone il Pagellone degli ultimi 12 mesi. Si parte dal reparto arretrato. Cragno è stato il migliore, Gabriel il peggiore. Dalla Juventus è arrivato, in punta di piedi, Romagna: ora è un titolare inamovibile. Hanno deluso, invece, Miangue e Van der Wiel. Analizziamo allora il rendimento dei portieri e dei difensori presi singolarmente.

PORTIERI

Alessio Cragno 7 Regala al Benevento la storica promozione in Serie A, dopodiché torna in Sardegna. Con le sue parate tiene a galla il Cagliari in molte circostanze. Reattivo, esplosivo, con grande personalità. Si rivela un para-rigori, neutralizzando i tiri dagli undici metri di Matri prima, Perotti poi. Il Cagliari ha un supereroe tra i pali: l’Uomo Cragno.

Rafael 6+ Il brasiliano diventa il portiere titolare della squadra, dopo la partenza di Storari. Nel 2017, in campionato, timbra 25 volte il cartellino delle presenze, subendo 38 gol. Con il ritorno di Cragno, l’ex Hellas Verona si accomoda in panchina. Si fa trovare pronto quando c’è bisogno di sostituire il portiere di Fiesole: 9 presenze e 12 gol subiti da agosto. Un secondo affidabile.

Luca Crosta 6 Due presenze in prima squadra per il portiere lombardo: la prima contro il Milan, la seconda contro la Lazio. Contro i rossoneri si rende protagonista di un’ottima prestazione, parando anche un rigore a Bacca. Da dimenticare, invece, la partita contro i biancocelesti. E’ giovane, classe ’98, con ampi margini di miglioramento. Può imparare molto alle spalle di Cragno e Rafael. Oltre ai tanti consigli che gli impartisce quotidianamente mister Dei.

Roberto Colombo 6 Scende una sola volta in campo, al 91’, contro il Chievo. Presenza simbolica per un giocatore importante per il gruppo. Si ritira a luglio, poi diventa il Team Manager della squadra sarda.

Gabriel 4,5 L’estremo difensore, arrivato a gennaio dal Milan, raccoglie appena 3 presenze con la maglia rossoblù, subendo 7 gol. Non dà sicurezza alla retroguardia, compiendo spesso interventi goffi (in particolare nella partita contro l’Inter, quando si fa sorprendere prima dal calcio di punizione di Banega, poi causa un rigore con un’ingenuità colossale, infine non intercetta un tiro dalla distanza di Gagliardini). A fine stagione torna a Milano, senza alcun rimpianto da parte dei tifosi rossoblù.

DIFENSORI

Fabio Pisacane 6 Mastino della difesa, lotta su qualsiasi pallone. Titolare inamovibile dello scacchiere di Rastelli, ma anche con Lopez trova continuità. Segna il suo primo gol in Serie A a maggio, regalando la vittoria al Cagliari contro il Milan.

Luca Ceppitelli 6- Colleziona soltanto 15 presenze, complice l’infortunio al ginocchio destro. Quando viene chiamato in causa risponde (quasi sempre) presente. 2017 - sportivamente parlando - quasi sufficiente per il calciatore di Castiglione del Lago.

Bruno Alves 5,5 Il rendimento del 2017 del portoghese è una parabola discendente. Parte discretamente, poi pian piano cala. Quasi sempre titolare, nonostante le sbavature soprattutto sui palloni bassi e le marcature fin troppo approssimative. Al termine della stagione rescinde il contratto e va al Glasgow. In leggera ripresa in Scozia: con il club di King si piazza al terzo posto in campionato, accumulando 14 presenze.

Marco Capuano 5,5 Scende 16 volte sul terreno di gioco, sia da terzino sinistro che da centrale. Con Rastelli trova una certa continuità (titolare nelle prime cinque partite di questa stagione), mentre con Lopez al comando perde posizioni: gioca solo una volta da titolare, contro il Torino. Molto impegno, qualche buona chiusura (ma anche diversi interventi a vuoto): una discreta riserva.

Nicola Murru 5,5 16 presenze e un assist da gennaio a maggio con la maglia rossoblù. Nel mercato estivo viene ceduto alla Sampdoria per 7 mln di euro, più il cartellino di Cigarini. Con i blucerchiati colleziona 8 presenze, giocando anche il 9 dicembre 90’ alla Sardegna Arena contro il Cagliari. Nel complesso è stato un anno non del tutto sufficiente per lui.

Mauricio Isla 6+ Pedina fondamentale della formazione di Rastelli. Strappa applausi quando si proietta in zona offensiva, ma commette qualche errore in quella difensiva. 4 assist e un gol per lui da gennaio a maggio, poi rescinde il contratto col Cagliari e si accasa al Fenerbahce (13 presenze e 2 assist con il club di Istanbul).

Bartosz Salamon 5,5 Il gigante polacco diventa piccolo piccolo nelle gerarchie di Rastelli, mettendo assieme appena 7 presenze (solo 4 dal 1’) da gennaio a maggio. In estate viene ceduto alla Spal: conquista il posto da titolare con i ferraresi, disputando discrete prestazioni.

Senna Miangue 5 Il belga, classe ’97, raccoglie appena 9 presenze nel 2017. Non male in fase offensiva, mentre in quella di copertura commette errori grossolani. Il Cagliari ha investito molto su di lui (3.5 mln di euro, a titolo definitivo dall’Inter), non ci resta che attendere. Per ora fin troppo acerbo.

Filippo Romagna 6,5 Rastelli lo fa esordire, da titolare, solo alla 7a giornata contro il Napoli. Poi gioca 90’ anche contro il Genoa, l’ultima partita del tecnico campano sulla panchina del Cagliari. Con l’arrivo di Lopez Romagna non esce più dal terreno di gioco, fornendo prestazioni di buon livello. Giocatore di grande personalità, nonostante la giovane età (classe ’97) non si fa intimidire da avversari più esperti.

Marco Andreolli 5,5 Alterna interventi precisi a evidenti errori in marcatura. Incostante. Deve calarsi del tutto nella realtà Cagliari, dopo anni (di tanta panchina e poco campo) all’Inter.

Gregory Van der Wiel 5 Da lui tutti si aspettavano (e si aspettano) molto di più. Arrivato in Sardegna con la nomea di pluricampione, stecca all’esordio contro il Genoa. Contro Samp, Roma e Fiorentina si intravede qualcosa, ma siamo lontani dalla sufficienza e dal vero VdW.

 

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