Marco Sau ed il goal perduto

Marco Sau ed il goal perduto
martedì 14 marzo 2017, 06:35Primo piano
di Giancarlo Cornacchia
Solo quattro goal in questa stagione

Un attaccante, si sa, vive per una cosa sola: il goal. In ogni momento della partita attende con ansia di ricevere un pallone da indirizzare in fondo alla rete, oppure, in base alle personali caratteristiche, corre lui stesso a prenderselo. Purtroppo, come tutti nella vita del resto, capita che anche a loro di passare momenti di appannamento, di avere, per così dire, le polveri bagnate: è il caso di Marco Sau. Il piccolo attaccante di Tonara pare abbia perso la via del goal, la retta via di un attaccante. La sua ultima realizzazione risale a fine dicembre in occasione della rocambolesca vittoria sul Sassuolo, quarto goal della sua stagione. A partire dal nuovo anno il buon Marco ha dovuto fare i conti con gli accorgimenti tattici di Rastelli che ha varato un Cagliari più accorto, sovente con l'utilizzo di una sola punta, dettaglio che lo ha "costretto" in alcune circostanze ad arretrare il suo raggio d'azione.

Per quanto ultiamente abbia trovato poco spazio nell'undici titolare si può comunque notare il suo spirito di abnegazione mentre aiuta il reparto arretrato nel tentativo di far ripartire la squadra. Domenica contro la Fiorentina ha avuto una grande occasione, un bel colpo di testa su splendida intuizione del compagno di reparto Borriello, ma proprio quando stava per interrompere il suo lungo digiuno ed emettere un urlo liberatorio, ci ha pensato il palo sinistro di Tatarusanu a dirgli di no. Comprensibile la doppia delusione a fine gara. Cosi' come recita il proverbio il lupo perde il pelo, ma non il vizio, un attaccante può perdere smalto con il passare del tempo, ma difficilmente dimentica come si fanno i goal è Marco Sau ha ancora a disposizione dieci partite per ritrovare la sua retta via e tornare ad essere determinante per i colori rossoblu.