Quale Cagliari per Maran? Il bilancio al termine del mercato

Quale Cagliari per Maran? Il bilancio al termine del mercatoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 4 settembre 2019, 14:23Primo piano
di Nicola Adamu

A distanza di due giorni dalla chiusura del mercato è già tempo di bilanci per le squadre di Serie A. Non fa eccezione il Cagliari, che mai come quest'anno - complice la cessione economicamente rilevante di Barella - si è prodotto in investimenti di spessore al fine di rinforzare la squadra nel tentativo di poter competere per qualcosa in più di una semplice salvezza.

La società del presidente Giulini ha quindi messo a disposizione del mister Maran un roster che sulla carta dovrebbe essere in grado di garantire un campionato di centroclassifica, per quanto proprio le ultime ore della sessione estiva di calciomercato abbiano lasciato un po' di amaro in bocca nei sostenitori sardi che, pur riconoscendo gli sforzi fatti dalla società, speravano in un ulteriore rinforzo in attacco dopo il grave infortunio occorso a Pavoletti.

Questa la situazione reparto per reparto.

PORTIERI. Teoricamente non era previsto un intervento nel reparto, ma il problema alla spalla accusato da Cragno sulla finale dell'amichevole di Istanbul contro il Fenerbahçe si è rivelato grave al punto da ipotizzare un intervento chirurgico per facilitarne la guarigione. Rafael è secondo affidabile e Aresti il terzo portiere esperto da far entrare in situazioni di emergenza - come capitato in Coppa contro il Chievo a seguito dell'espulsione del brasiliano - ma la società ha ritenuto che in vista dell'assenza a tempo indeterminato dell'estremo difensore ex Brescia i due non dessero sufficienti garanzie; ecco così arrivare in Sardegna Robin Olsen, appena un anno fa protagonista ai mondiali di Russia con la sua Svezia e svalutato agli occhi di pubblico e critica dopo l'infausta esperienza alla Roma; il prestito servirà al Cagliari per rimediare all'emergenza occorsa e a lui per garantirsi un posto da titolare ai prossimi europei.

DIFENSORI. La 'scoperta' di Pinna ha evidentemente cambiato i piani societari, che sino a quel momento si erano limitati ai tentativi di riacquisizione del prestito di Pellegrini (poi andati a buon fine) e alle sostituzioni di Mattiello in luogo di Srna e di Walukiewicz come quinto centrale, ruolo ricoperto nella scorsa stagione da Andreolli prima e da Leverbe poi. L'esplosione del giovane del vivaio reduce dal prestito all'Olbia ha di fatto indotto a valutare la duttilità di Cacciatore - capace di giocare anche come centrale in una difesa a tre - come discriminante per procedere al sacrificio di Romagna, partito alla volta di Sassuolo. Confermato tutto il resto, dai veterani Ceppitelli e Pisacane al greco Lykogiannis, con un occhio di attenzione rivolto a Klavan che, dopo una stagione ricca di infortuni, dovrà dimostrarsi - per qualità e trascorsi - il vero valore aggiunto del pacchetto arretrato.

CENTROCAMPISTI. Parafrasando ironicamente una formula cara ai supermercati, si potrebbe dire che il Cagliari ha agito sull'onda del 'vendi uno, prendi tre': tutti si sarebbero aspettati un solo sostituto di Barella, invece nonostante l'acquisto di Rog dal Napoli sia stato concluso in tempi relativamente brevi, il sodalizio rossoblu non si è accontentato e ha portato a casa Nandez, vecchia fiamma risalente al mercato invernale, e Nainggolan, complice l'accantonamento da parte dell'Inter e la relativa scelta di cuore operata dal belga-indonesiano. La presenza di tre giocatori di ottimo livello in ruoli analoghi rischia però di creare delle anomalie tattiche, specie in virtù della permanenza di tutti gli altri titolari della scorsa stagione: Ionita, Castro e un Faragò fermo ai box sino a novembre sono difatti ancora tutti in rosa, alimentando sì la concorrenza ma rendendo la scelta in mediana talmente ampia da costringere Maran a un gran lavoro in termini di turnover e da 'condannare' il mister altoatesino a non sbagliare mai la scelta. L'attuale scelta di rinunciare al playmaker lascia momentaneamente fermi ai box il Professore Cigarini e l'uruguagio Oliva, mai in campo lo scorso anno ma comunque preferito a Bradaric come alternativa nel ruolo di volante​​​​​​ davanti alla difesa: uno dei due però potrebbe presto entrare nelle rotazioni, visto che l'adattamento di Nainggolan in quel ruolo appare prevalentemente come un sacrificio e in una squadra che già deve rinunciare ai gol di Pavoletti, relegare a compiti di contenimento e costruzione il centrocampista con maggior fiuto del gol dell'intera rosa appare come una forzatura decisamente evitabile. A completare il quadro resta Deiola, rimasto a Cagliari - probabilmente più che altro per il fatto di non impattare sulla lista dei venticinque essendo un prodotto del vivaio - nonostante le sirene finali di mercato; al momento, però, sembra piuttosto remota l'ipotesi che il mediano di San Gavino Monreale riesca a scalzare qualcuno dei titolari o scavalchi nelle gerarchie una delle prime alternative.

ATTACCANTI. L'infortunio di Pavoletti ha letteralmente scombinato i piani della società, che aveva in mente di regalargli una spalla all'altezza che potesse sopperire ai momenti di scarsa vena di Joao Pedro: è così arrivato Simeone, prima punta come il livornese ma più portato al pressing e alla giocata palla a terra, caratteristiche che avrebbero reso l'accoppiata di ex genoani del tutto compatibile sulla carta. Al momento, il duo titolare è però tutto sudamericano, con Birsa a supporto o come prima alternativa al brasiliano, nonostante esattamente punta non sia. Un Cerri che non ha mai mostrato di saper cogliere le occasioni che gli sono state date non è attualmente ipotizzabile come titolare indiscusso, mentre Ragatzu può essere un'arma valida da giocare a gara in corso essendo l'unico calciatore in rosa ad avere nelle proprie corde l'uno contro uno sullo spazio breve; resta tuttavia da verificare un suo adattamento alla realtà della massima serie dopo anni trascorsi tra le difese della Serie C.