Referendum Tc - Dilemma Cossu: trequartista o punta? Paone, Zasso, Amisani, Garau e Camboni rispondono

Referendum Tc - Dilemma Cossu: trequartista o punta? Paone, Zasso, Amisani, Garau e Camboni rispondonoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
domenica 23 ottobre 2011, 16:00Primo piano
di Redazione TuttoCagliari.net
Testi raccolti da Gabriele Lippi e Niccolò Schirru. Grafica Nicola Adamu

Nato ala, Andrea Cossu è esploso a Cagliari come trequartista dietro le punte. Dicono i freddi numeri: meglio di lui, in Europa, solo Messi. Massimo Ficcadenti, che ha un'idea di calcio ben precisa, scardina le certezze del folletto rossoblù: venti metri avanti, su e giù per la fascia, con compiti di copertura che vanno ben oltre il pressing sul portatore di palla. Prestazioni altalenanti e la sensazione di un tesoretto sprecato. Abbiamo chiesto un parere ai colleghi Ivan Paone, Giuseppe Amisani, Marcello Zasso, Silvio Camboni e Alessandro Garau. Ecco cosa ci hanno risposto.



 Ivan Paone (L'Unione Sarda)
Andrea Cossu si è affermato nel calcio che conta nel ruolo di trequartista alle spalle di due punte. Lo impiegò così per la prima volta Ballardini e Allegri non si sognò di cambiare niente, visti i risultati. Bisoli provò a utilizzarlo in coppia con Pinardi (alle spalle di Matri), nel sistema di gioco con il doppio trequartista ma i risultati non furono incoraggianti. Perciò, credo che il ruolo di Cossu sia quello di rifinitore unico alle spalle di un centravanti e di una seconda punta di movimento. Ficcadenti sinora lo ha utilizzato come attaccante esterno di sinistra in un 4-3-3. A mio avviso è un ruolo che non gli si addice del tutto.

 

 Giuseppe Amisani (Corriere dello Sport)
Da qualche anno, da quando, cioè, Davide Ballardini aveva avuto la geniale intuizione, Andrea Cossu è diventato uno dei migliori trequartisti del campionato italiano tanto da far riscoprire il ruolo in tutto lo stivale calcistico e addirittura da farlo arrivare in Nazionale. Con queste premesse, non credo ci siano dubbi sul fatto che debba continuare a giocare nel ruolo che gli ha portato notorietà e che ha permesso al Cagliari di divertire i suoi tifosi. Non solo lui deve essere libero di svariare su tutto il fronte d'attacco ma, diversamente da quanto accade ora, è necessario mettergli davanti due punte capaci di sfruttare i suoi passaggi filtranti. Troppo spesso, invece, nel tridente di Ficcadenti, Cossu non solo è troppo defilato e lontano dalla porta, ma non ha gli attaccanti di riferimento in avanti, visto che sia Nenè (o Larrivey) che Thiago Ribeirogirano spesso fuori dall'area. Sarà necessaria una nuova visione tattica per consentire a Cossu di rendere come sa e al Cagliari di ritrovare la via del gol.


 Marcello Zasso (Sardegna Quotidiano)
La posizione in campo di Cossu ormai è un tormentone. In realtà in pochi si sono abituati al tridente che piace tanto a Ficcadenti, e tra questi non ci sono Cossu e, soprattutto, Nené. Col Napoli il numero 7 rossoblù è fondamentale, lui è quello che sente di più la partita e a lui ci si deve affidare. Vedo bene la coppia Nené-Ribeiro con dietro Cossu. L’intesa brasiliana è tutta da inventare, perché solo per errore si passano la palla, ma i movimenti liberi del cagliaritano potrebbero garantire una rosa più ampia di soluzioni. Di fronte al muro del Siena è mancata proprio la fantasia di Cossu, l’unico in grado di inventare qualcosa che non fosse un tiraccio da fuori. Il Napoli lascia molto più spazio e con Cossu a sinistra ci sarebbe più spazio per le incursioni di Agostini, che però dovrà tenere sotto controllo le discese di Maggio.

 Silvio Camboni (Radiolina)
La posizione di Andrea Cossu non costituisce un problema fine a sé stesso, ma ovviamente investe gli equilibri complessivi della squadra, che dovrebbe, a mio avviso, accompagnare maggiormente le azioni d'attacco con i centrocampisti e, a turno, uno dei due terzini. Personalmente lascerei a Cossu la libertà di muoversi dietro la linea degli attaccanti, come ha sempre fatto negli ultimi anni, utilizzando tutta la larghezza del campo secondo la sua sensibilità. Contemporaneamente porterei più avanti e più al centro Thiago Ribeiro, in modo da avere due punte vere vicine all'area, creando al contempo lo spazio per le scorribande di Agostini/Nainggolan a sinistra e Pisano/Biondini a destra, con conseguenti possibili cross per gli attaccanti (che sarebbero due, e non uno, in area). In casi di difese chiuse si avrebbe la doppia possibilità: l'assist centrale o i cross per le due torri, che sono mancati quasi del tutto contro il Siena. Comunque sia, Andrea Cossu può essere sempre decisivo a prescindere dal ruolo, ma anche a lui vanno concesse talvolta prestazioni meno brillanti: è pur sempre un essere umano come tutti gli altri...


Alessandro Garau (SassariNotizie)
Non esiste un caso Cossu. Contro il Siena, complici anche le barricate erette dai bianconeri, tutte le pedine di centrocampo e attacco sono state meno brillanti del solito. Il problema non è di Cossu bensì di quelli che vedono in lui un messia infallibile, in una squadra che deve invece la sua fortuna delle ultime stagioni al gioco corale e allo spirito di gruppo. A Lecce, due giornate fa, ha creato più di un grattacapo alla difesa avversaria. Diciamo che domenica scorsa ha scelto di preservarsi in vista della sfida per lui più attesa: contro il Napoli rivedremo il vero Cossu.

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