UFFICIALE - Aresti torna al Cagliari: "Fiero di poter giocare per il mio popolo"

UFFICIALE - Aresti torna al Cagliari: "Fiero di poter giocare per il mio popolo"
Simone Aresti
© foto di Cagliari Calcio
sabato 30 giugno 2018, 11:38Primo piano
di Serafino Ghisu
fonte www.cagliaricalcio.com

Dopo aver girovagato per l'Italia (Pistoia, Savona, Pescara, Terni), Simone Aresti la scorsa stagione è tornato in Sardegna per difendere i pali dell'Olbia. Con i bianchi ha collezionato 36 presenze e oggi, dopo undici anni dal suo esordio con la maglia del Cagliari (sostituì Chimenti dopo l’intervallo della trasferta di Ascoli, 27 maggio 2007), si è legato nuovamente ai colori rossoblù. Sarà il terzo portiere del Cagliari, alle spalle di Cragno e Rafael.

Il comunicato del club sardo: "Il Cagliari Calcio è lieto di comunicare l’acquisto a titolo definitivo dall’Olbia del giocatore Simone Aresti. Per Simone si tratta di un ritorno a casa. Il portiere di Carbonia, dove è nato il 15 marzo 1986, è un prodotto del settore giovanile rossoblù e con la maglia del Cagliari ha esordito in prima squadra, a 21 anni. La partita era Ascoli-Cagliari, ultima gara del campionato 2006-07: Simone subentrò a Antonio Chimenti dopo l’intervallo. Successivamente ha difeso i pali di Pistoiese, Alghero, Savona, Pescara e Ternana. Nel 2017-18 è tornato in Sardegna, tesserato dall’Olbia. Tra i pali della squadra gallurese ha totalizzato 36 presenze. Ora, dopo tanto peregrinare, il rientro alla casa madre, con lo stesso entusiasmo e voglia di fare bene di quel lontano esordio in Serie A. Bentornato, Simone!".

Le prime parole di Aresti da neo portiere del Cagliari affidate a Instagram: "Sono stato 10 anni fuori dalla mia terra ed ho avuto l’onore e la fortuna di giocare in squadre importanti di città meravigliose. In ognuna di queste sono stato accolto in modo eccezionale e supportato fino alla fine. Durante questo percorso ho conosciuto la mia compagna di vita che ha dato alla luce la mia gioia e motivazione più grande, Diego. Finalmente torno a casa nella società che mi ha aperto la finestra sul mondo del calcio, fiero di poter giocare per il mio popolo e orgoglioso del fatto che mio figlio vedrà il papà indossare la maglia che rappresenta la più alta espressione del calcio sardo. Mi allenerò duramente per farmi trovare pronto se ci sarà bisogno e quando ci sarà bisogno. Non vedo l'ora".