UN MIRTO CON... MARK IULIANO

UN MIRTO CON... MARK IULIANOTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 13 dicembre 2023, 00:21Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Spesso il suo nome viene automaticamente associato al celeberrimo, presunto fallo da rigore su Ronaldo il Fenomeno nel Derby d’Italia del 26 aprile 1998 tra Juventus e Inter: penalty, punizione a due in area per fallo di ostruzione o intervento regolare? L’arbitro dell’epoca, Piero Ceccarini di Livorno, "votò" per quest’ultima opzione, scatenando un vespaio di proteste, invettive, risse verbali e strascichi polemici che si trascinano fino al giorno d’oggi.

Ma Mark Iuliano non è stato solo “quell’intervento su Ronaldo”. Ha vissuto anni da difensore top a livello nazionale, vestendo anche la maglia azzurra nella sventuratissima spedizione europea del 2000, culminata nella bruciante sconfitta in finale al Golden Goal contro la Francia. Ha toccato l’apice della sua lunga carriera da professionista negli anni trascorsi a Torino a braccetto con la Vecchia Signora, ma va ricordata anche la sua – doppia – militanza tra le fila della Salernitana e l’esperienza in Spagna alla corte del Maiorca.

Mark, come commentare una gara folle e romanzesca come quella di lunedì scorso tra Cagliari e Sassuolo?

“Non ho visto la partita, ma solo gli highlights. Abbastanza per ribadire che Claudio Ranieri ormai è abbonato ai miracoli. Ricordo ancora il modo in cui il Cagliari è salito in serie A l’anno scorso, battendo il Bari all’ultimo secondo della finale playoff. Contro il Sassuolo la sua squadra ha compiuto l’ennesima opera d’arte. È forgiata proprio a sua immagine e somiglianza: non molla mai. Un plauso particolare va al bomber Pavoletti, che si fa sempre trovare al posto giusto al momento giusto. Posso capire come si siano sentiti quelli del Sassuolo: io nei minuti di recupero ho perso un Europeo con la maglia della Nazionale… C’è poco da fare: in questo sport devi battagliare e stare sempre sul pezzo fino al fischio finale dell’arbitro. Anche il minimo rilassamento può produrre effetti catastrofici.”

C’è un calciatore del Cagliari che lei apprezza particolarmente per le sue doti di trascinatore e di uomo squadra?

“Mi piacciono molto sia Lapadula che Pavoletti: sono i giocatori che mi hanno colpito di più, perché stanno facendo grandi cose in questo campionato ed erano stati decisivi anche nella promozione ottenuta lo scorso anno. E poi tengo a sottolineare che avere una garanzia in panchina chiamata Claudio Ranieri è davvero impagabile. Certo, ci sarà da lottare e da soffrire per salvarsi, ma i tre punti portati a casa lunedì contro i neroverdi sono ossigeno puro per la classifica e daranno una grande mano ai rossoblù, anche dal punto di vista dell’entusiasmo e della voglia di far bene.”

Sabato i sardi saranno di scena a Napoli contro i partenopei dell’ex Walter Mazzarri, che in casa non vincono da un po’. Che partita sarà e che atteggiamento dovrà avere il Cagliari per strappare almeno un punto?

“Secondo me l’undici di Ranieri al ‘Maradona’ non parte battuto. Troverà un Napoli reduce da diverse gare difficili e impegnative, per cui il serbatoio degli azzurri potrebbe non essere proprio pieno… Il Cagliari invece sarà carico a mille, forte della rinnovata consapevolezza di potersela giocare con chiunque. Se dovesse far risultato a Napoli la sua stagione potrebbe prendere una piega diversa: a quel punto si aprirebbero altri scenari per Pavoletti e compagni.”