UN MIRTO CON... SEBASTIANO SIVIGLIA

UN MIRTO CON... SEBASTIANO SIVIGLIATUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
sabato 10 febbraio 2024, 00:02Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Ha militato per ben sei anni nella Lazio, dal 2004 al 2010, e si è fatto apprezzare come un difensore estremamente affidabile, con un ottimo senso della posizione e abile soprattutto negli stacchi aerei. Inoltre ha sempre avuto un buon feeling con il gol, come sa molto bene… il Cagliari. Per ben due volte, infatti, Sebastiano Siviglia andò in rete al Sant’Elia, consentendo ai biancocelesti di recuperare da una situazione di svantaggio.

Oggi l’ex centrale capitolino fa l’allenatore e il dirigente sportivo, e ci aiuta a entrare nel vivo della sfida di questo pomeriggio tra Cagliari e Lazio.

Sebastiano, come spiega la crisi di risultati – e per certi versi anche di gioco – che ultimamente sta attanagliando la formazione biancoceleste?

“La Lazio, fino a qualche domenica fa, sembrava essere tornata in carreggiata. Aveva messo insieme qualche vittoria consecutiva e pareva intravedere la luce alla fine del tunnel. Di certo la netta sconfitta in Supercoppa ha lasciato qualche strascico. L’ultima gara con l’Atalanta è stata davvero brutta, perché in campo c’è stata solo una squadra: quella di Gasperini.”

Secondo lei quali sono, nello specifico, i problemi che stanno incontrando gli uomini di Sarri? Dove affonda le radici il periodo complicato – che ormai perdura da parecchio tempo – che si vive sulla sponda biancoceleste del Tevere?

“Partiamo col dire che, tecnicamente, la Lazio non è certo una compagine da nono posto. Per quanto la zona europea, potenzialmente, sia ancora lì alla sua portata. La sensazione è che abbia perso un po’ di compattezza rispetto all’anno passato, quando si era resa protagonista di un campionato formidabile. C’erano un’idea comune - condivisa da tutti - e una grande unione di intenti, che avevano consentito di chiudere al secondo posto alle spalle dell’imprendibile Napoli di Spalletti. Oggi Immobile e compagni devono ritrovare quella convinzione e quell’entusiasmo che, fino a pochi mesi fa, erano stati tra i loro principali punti di forza. Anche perché un filotto di vittorie potrebbe dare al finale di stagione un sapore ben diverso. C’è ancora il tempo per fare un gran girone di ritorno, rispolverando quella voglia e quella determinazione che ultimamente sono un po’ mancate.

Evidentemente ciò che i capitolini stanno facendo adesso non basta più. Serve una scintilla, uno scatto d’orgoglio. Ma è un qualcosa che viene da dentro, che i giocatori devono trovare a livello interiore.”

Il Cagliari di Claudio Ranieri non naviga a sua volta in buone acque. Sembra una squadra smarrita, innanzitutto sul piano del gioco e del carattere. Pratica un calcio speculativo che non sta dando alcun frutto e lo stesso mister pare un po’ in confusione, tanto che non ha ancora trovato un assetto tattico stabile e ben definito: la famosa quadratura del cerchio. Su cosa possono puntare i rossoblù per impensierire i romani?

“Concordo sulle difficoltà che stanno incontrando gli isolani, ma non dobbiamo dimenticarci che il Cagliari è anche quella squadra che si è dimostrata capace di ribaltare clamorosamente delle partite ormai perse, strappando i tre punti nei minuti di recupero. Imprese del genere non puoi compierle se non hai grande determinazione e, soprattutto, grande cuore. Certamente mancano dei punti, ed è inutile negare che le tante sconfitte consecutive pesano.

Nella lotta salvezza sono coinvolte tantissime formazioni, il che per il Cagliari è un bene. A mio parere cambiare frequentemente assetto può disorientare e destabilizzare i giocatori: se in una partita le cose ti girano male, non è detto che mantenendo lo stesso schieramento e gli stessi equilibri tattici nella gara successiva tu non possa fare risultato. La continuità spesso premia. Per conto mio, i rossoblù hanno tutte le carte in regola per raggiungere la salvezza. Oggi affronteranno un avversario tecnicamente superiore, e perciò per colmare il gap dovranno puntare sulla compattezza di squadra e sulla consapevolezza di poter portare a casa il risultato anche contro una big. Se il Cagliari scenderà in campo con lo spirito giusto, avrà le stesse identiche possibilità della Lazio di conquistare i tre punti. Del resto credo che Ranieri stia portando avanti una grande opera di persuasione nei confronti dei propri giocatori, per convincerli che la salvezza è possibile e che può passare anche attraverso partite come quella di questo pomeriggio.”