Bucchioni: "Fiorentina flop, 90 milioni per comprare giocatori da Empoli, Venezia, Parma e Cagliari non è stata una buona idea"

Bucchioni: "Fiorentina flop, 90 milioni per comprare giocatori da Empoli, Venezia, Parma e Cagliari non è stata una buona idea"TUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione TuttoCagliari

Enzo Bucchioni ha parlato della situazione delle big del nostro campionato nel suo editoriale su Tuttomercatoweb. Le sue considerazioni:

"L’Inter è tornata a vincere anche in campionato allontanando l’ipotesi di una crisi dopo le due sconfitte consecutive. Buona Inter, vivace e dinamica con il difetto di sempre: non chiude le partite e non le gestisce, alla fine rischia troppo. Contro il Sassuolo tante occasioni, ma tanto spreco. Chivu ha coraggio, conferma Pio Esposito e il giovane attaccante lo ripaga. Il debutto da titolare a San Siro non lo condiziona, non segna ma ci prova, gioca per se e per la squadra: ha tutto del predestinato. L’allenatore ha fatto tanto turn over, sta scoprendo risorse come Pio appunto, ma anche Sucic e altri. Non usare tutta la rosa era un limite di Inzaghi, nel passato abbiamo visto troppi inamovibili spremuti all’eccesso, almeno su questo Chivu ha preso la sua strada.

Ora deve migliorare la fase difensiva e la capacità di capire le varie fasi e i momenti delle gare. Serve di più, non so se troverà l’equilibrio, comunque all’Inter i giocatori e le soluzioni non mancano.
Sempre a proposito di Inter, dopo la rocambolesca vittoria della Juventus (4-3), s’è scatenato il solito partito dei venditori di fumo che hanno immediatamente sentenziato: la Signora è da scudetto.
Il pareggio in casa, altrettanto rocambolesco contro il Borussia, un risultato che nessuno avrebbe firmato prima di giocare, ha rinforzato le convinzioni di chi legge le partite soltanto guardando il risultato.

La Juventus, almeno la Juventus di oggi, non è da scudetto e non perchè lo dico io, ce lo hanno raccontato queste due partite troppo esaltate dai media e lo ha subito confermato il complicatissimo pareggio di Verona.
E’ vero, l’arbitraggio è stato pessimo, Var compreso, ma non ha inciso sul risultato della partita che la Juventus non ha mai dominato e spesso ha sofferto.
Tudor ha speso molte energie contro Rapuano e i suoi collaboratori, dovrebbe invece mettere mano in maniera più incisiva sullo schieramento juventino per correggere due difetti gravi che mi fanno dire, appunto, che questa Juventus non è da scudetto.
In questo momento, al di là della classifica, oltre al Napoli, ovvio, anche il Milan, ma pure l’Inter e la Roma hanno un gioco e dei meccanismi più solidi di quelli della Juventus.
I bianconeri hanno ritrovato lo spirito, il senso di appartenenza della Juve vera, non mollano mai e l’hanno dimostrato, caratterialmente Tudor ha fatto un gran lavoro, ha restituito a questa squadra il “cuore Juve”. Non è poco e dobbiamo riconoscerglielo, ma non può bastare.
Eccoci allora ai difetti. Uno è talmente evidente e se volete clamoroso a questi livelli, che non capisco come mai l’allenatore non sia ancora intervenuto. La Juventus è quasi sempre in inferiorità numerica in mezzo al campo, dove nasce e dove muore il gioco. Due centrocampisti non bastano se non sono sorretti da un difensore che sale e aiuta, dagli esterni che all’occorrenza entrino dentro il campo e, soprattutto, dagli attaccanti. Non lo fanno e quando lo fanno è una cosa sporadica, non organizzata con il pressing o la chiusura delle linee. Paradossalmente il giocatore che aiuta di più è Ildiz, il più bravo tecnicamente, ma Conceicao non lo fa ed è troppo leggero, David non lo fa, Vlahovic fa un po’ di pressing, ma niente più.
Il secondo difetto da matita rossa è la fase difensiva troppo bassa. La Juve difende scappando all’indietro e si arrocca in area portando i centrocampisti avversari al limite, così Calhanoglu fa una doppietta, il Borussia va a nozze. Ma anche il Verona ha fatto male, il secondo gol è stato annullato per fuorigioco, ma le difficoltà difensive si sono viste comunque.

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Funziona invece il Milan e le conferme sono arrivate. Come vi scrivevo una settimana fa, questa squadra non deve porsi limiti, senza le coppe deve pensare anche allo scudetto come fece il Napoli un anno fa.
Tutti gli davano del bollito dopo gli ultimi anni torinesi difficili, Allegri ha raccolto la sfida, dopo un anno fuori è tornato con una carica diversa, s’è evoluto, sta proponendo un calcio ovviamente attento al “primo non prenderle”, ma i meccanismi offensivi funzionano con lo sganciamento dei centrocampisti, i movimenti senza palla e gli esterni che affondano.

I pensieri sono due: difendere bene in undici, ma contrattaccare subito in tanti. Una punta, Pulisic a raccordare e poi un centrocampo di qualità e muscoli. E pensare che non abbiamo ancora visto Leao, il giocatore più forte dei rossoneri, destinato a fare quello che sta facendo, balbettando, il povero Gimenez. Se Allegri fa fare l’ultimo step di crescita a Leao può diventare il suo capolavoro.
L’Udinese era in gran forma, una bella squadra fisica: non c’è stata partita. Il primo snodo, come l’ha definito Allegri, è stato superato. Domenica prossima contro il Napoli sapremo quante sono solide queste sensazioni di settembre. Certo è che in mezzo al campo non sono in tanti ad avere gente come Rabiot, Loftus Cheek, Fofana e soprattutto Modric. Davanti Pulisic e Leao.

C’è anche un flop in questo inizio stagione è si chiama Fiorentina. Per molti (anche per me) avrebbe potuto essere la sorpresa del campionato: per ora lo è in negativo. Zero vittorie, due punti appena.
Pioli non ha ancora dato identità (a Kean non arriva un pallone giocabile), ieri ha pensato solo a contrastare il Como, ma finite le energie la Viola s’è consegnata alle trame di Fabregas e alla qualità dei suoi giocatori. Probabilmente è stata sopravvalutata la campagna acquisti, novanta milioni per comprare giocatori dall’Empoli e dal Venezia retrocesse, dal Parma o dal Cagliari non deve essere stata una buona idea. Per ora sembrano tutti in difficoltà, serve una scossa rapida e la può dare soltanto Pioli".