Lecce, Blin: "Siamo messi bene, ma la salvezza non è sicura"

Lecce, Blin: "Siamo messi bene, ma la salvezza non è sicura"
venerdì 5 aprile 2024, 08:45Altre notizie
di Redazione TuttoCagliari

 Alexis Blin, centrocampista del Lecce, è intervenuto ad Assist su Radio Serie A con RDS. Le sue parole:

IL MOMENTO DEL LECCE:

"Siamo messi bene e sabato ci aspetta una bella partita a Milano che stiamo preparando per affrontare al meglio l'avversario. Con la Roma meritavamo di più, ma questo è solo uno stimolo per continuare a lavorare e a crescere. A Salerno abbiamo portato a casa una vittoria importantissima e la sosta per le nazionali ci ha permesso di focalizzarci e di fare un lavoro più mirato per crescere.

La salvezza non è sicura e noi rimaniamo concentrati su quello che c'è da fare, tenendo alto lo spirito. Io sono sicuro che se giocheremo come sappiamo fare, la salvezza arriverà. Dobbiamo fare risultati anche in trasferta perché in casa sappiamo di avere il sostegno dei tifosi che ci spingono e caricano, ed è come avere un uomo in più.

Tra Novembre e Dicembre siamo stati un po' in difficoltà, ma dobbiamo essere sempre pronti a vivere sia i momenti facili, come ad inizio campionato, che i momenti difficili nei quali serve avere la forza per poter ripartire e rialzarsi. Pensiamo partita dopo partita".

MISTER GOTTI:



"Il cambio di allenatore ha portato serenità, mentalità e gioco; questo si è visto già a Salerno, nonostante abbiamo sofferto un po', a Roma si è visto ancor di più. Mister Gotti ha cercato di mettere ogni giocatore nella sua posizione naturale cercando di esaltare le caratteristiche di ognuno di noi. Per noi è fondamentale capire la lettura dell'allenatore ed essere sempre a sua disposizione per poter aiutare la squadra".

BLIN IN CAMPO:

"Il lavoro con il Mental Coach, che sto facendo da anni, è stato ed è molto importante.
A volte pensare troppo fa sì che non si giochi al meglio e in modo rilassato, ma grazie a lui ho capito come affrontare al meglio le partite e soprattutto che non c'è solo il calcio. Quando ero più giovane dedicavo interamente le mie giornate al pallone, la mia vita ruotava intorno a quello; lui mi ha aiutato a ricordarmi che c'è anche altro.

Ho lavorato tanto sull'approccio alla singola gara; gioco molto più libero di testa e non mi faccio tante domande prima di scendere in campo. Vorrei segnare di più e essere più impattante in fase offensiva".

L'AMBIENTE A LECCE:

"Sappiamo come i nostri tifosi vivono il calcio e noi dobbiamo scendere in campo con l'obiettivo di dare tutto per la maglia. Dopo la prestazione di Roma i tifosi ci hanno applaudito, ma sanno anche fischiarci quando sbagliamo e questa penso sia la cosa migliore. Sanno come reagire, come spronarci e come farci capire la strada da seguire"

SULLA SERIE A:
"Leao penso sia un giocatore di livello molto alto. Anche tra i miei compagni ci sono molti giovani forti e di prospettiva. Barella è un altro che mi piace molto veder giocare. La Serie A è un campionato che offre spettacolo ed è un palcoscenico per molti giovani che si sentono liberi di potersi esprimere. Questa cosa la ritrovo anche nel calcio francese."