Cagliari- Venezia, l'analisi della partita

Cagliari- Venezia, l'analisi della partitaTUTTOmercatoWEB.com
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domenica 2 ottobre 2022, 12:30Approfondimenti
di Luca Di Leonardo

Seconda sconfitta interna consecutiva per il Cagliari di Liverani con un perentorio 4-1 per la squadra lagunare.

Il mister cambia ancora modulo e qualche giocatore rispetto alla partita precedente. Modulo 4321 con Radunovic in porta, Zappa sulla destra, Goldaniga e Altare centrali con Barreca sulla sinistra. A centrocampo in mediana Deiola con Rog mezzala sinistra e Nandez mezzala destra. Davanti Pavoletti punta centrale con Mancosu e Pereiro a supporto.

Primo tempo con pochissime emozioni, con il Venezia che va vicino al vantaggio in due occasioni con Pohjampalo. Il Cagliari, poco pericoloso, solito gioco macchinoso e orizzontale con il gol del vantaggio al 38' arrivato in maniera casuale: calcio da fermo battuto da Mancosu (leggera deviazione di Pohjampalo), uno dei pochi a salvarsi dalla disfatta. Poche azione degne di nota, con Nandez spaesato e avulso dal gioco, Pereiro solita prova incolore e Deiola incapace di impostare.

Nel secondo tempo, complici anche diversi cambi dei due allenatori, il Venezia strapazza il Cagliari. Liverani cambia Rog (primo tempo sufficiente) a causa di un problema fisico per inserire Makoumbou e dopo tre minuti è costretto al cambio Obert-Barreca per un problema al fianco dell'ex difensore del Monaco in seguito ad un contrasto con Wisniewski. Il gol del pareggio neroverde arriva su azione da calcio d'angolo dopo che Zappa su pressing di Haps e Novakovich, regala di fatto il corner agli ospiti. Lo stesso Zappa perde la marcatura di Pohjampalo che di testa pareggia al 49'.
Liverani effettua due cambi al 60' per ridefinire l'attacco: fuori Pavoletti e Pereiro, togliendo fisicità al reparto offensivo, per Lapadula e Falco (al debutto) per cercare un pò di velocità in avanti ma i risultati saranno pessimi.
In casa Venezia Javorcic effettua due cambi che saranno determinanti: entrano Tessman e soprattutto Cherishev che farà ammattire la retroguardia rossoblù.
Il vantaggio neroverde arriva pochi minuti dopo, al 63': errore grossolano di Altare che perde palla con Pohjampalo che parte in contropiede e serve Novakovich che tira su Radovanovic che respinge e tap-in vincente di Cheryshev completamente solo sulla ribattuta. Tre minuti dopo arriva il terzo gol con la doppietta dell'attaccante russo che ha la libertà di tirare due volte su Radunovic con la difesa rossoblù completamente ferma.
Entra anche Luvumbo al 75' al posto di Zappa (peggiore in campo) per infoltire il reparto offensivo con l'arretramento di Nandez come esterno basso difensivo a destra ma il risultato è il medesimo: Venezia bravo nel pressing, nelle seconde palle e nelle ripartenze e 4-1 che arriva proprio su un contropiede da manuale (82') con Cheryschev che serve l'assist vincente ad Haps che controlla e batte con un preciso diagonale Radunovic.

Per il Cagliari è aperta una mini crisi: due sconfitte consecutive contro il Bari (neopromossa) e Venezia (neoretrocessa) che ridimensionano drasticamente le aspettative gli uomini di Liverani. Il Venezia, prima della sfida alla Unipol Domus, aveva realizzato appena 5 reti in 6 partite.
Il gioco del Cagliari appare troppo macchinoso, viene regolarmente anticipato sulle seconde palle e gli errori difensivi sono ormai consuetudine in ogni partita. E soprattutto segna poco: 7 gol in 7 partite con un potenziale offensivo (inespresso) che farebbe invidia a diverse squadre dellla nostra Serie A. Venerdi c'è un'importantissima sfida in casa del Genoa che, con la vittoria di ieri a Ferrara, si posiziona al secondo posto in classifica. Il compito di Liverani non è semplice, ma con una rosa potenzialmente di un'altra categoria  è vero non basta il nome per vincere le partite (come detto dal mister in conferenza stampa post partita) ma è necessario avere un gioco che possa mettere nelle condizioni tutti i giocatori chiave di rendere al meglio.