Care “voci” televisive, essere obiettivi non è reato

Care “voci” televisive, essere obiettivi non è reatoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari
lunedì 27 aprile 2015, 08:19Approfondimenti
di Massimiliano Morelli

Bisogna affrettarsi stavolta, c'è da avvisare quelli di Sky: dovranno portare le telecamere per le riprese di Chievo-Cagliari mercoledi sera al Bentegodi e non domenica, come raccontato a più riprese nel corso di Fiorentina-Cagliari, sfida vinta dai rossoblu con buona pace dell'ex tesserato viola Massimo Ambrosini. Uno che, nonostante l'1-3 finale, ha visto per tre quarti gara una buona prestazione della squadra di casa, solo “appena sfortunata”. Bisognerà spiegarglielo prima o poi a certe “voci” che a esser più obiettivi nel raccontare le partite non ci si rimette, non si commette “lesa maestà” e si perde solo la faccia nel non evidenziare ciò che invece è facilmente osservabile. Al “Franchi” il Cagliari ha dominato la partita, ma vallo a spiegare a chi parte prevenuto nel descrivere oggi il football, come se lo spettatore non avesse occhi per vedere e orecchie per ascoltare. Vaglielo a spiegare che un blitz come quello di domenica vale per lo meno come il successo del Torino nel derby, visto che l'ultima vittoria in casa della squadra toscana si perdeva ormai nella notte dei tempi. Titoli eclatanti all'indomani del successo esterno ne ho osservati poco o nulla, mentre quel gol di Farias nel finale di partita ti rendi conto che l'avesse prodotto un milanista, uno juventino o un interista, o un madrileno, visto che siamo afflitti da esterofilia televisiva, ci avrebbero già cucito intorno qualche sigla tv.

Ma va bene così, mentre gli interrogativi sul secondo blitz stagionale offerto in Toscana lasciano adito a ulteriori domande del tipo “qual è il vero Cagliari, quello che fatica in casa o quello che fa sognare davanti all'esterrefatto Montella?”. La sveglia è arrivata tardi, e se da una parte ti assale la voglia di dire “ce la facciamo anche quest'anno”, dall'altra ti rendi conto che manca poco al traguardo, e che per salvarti devi fare una volata stile Champions, vincendo tutto con la speranza che le scazzottate post gara di Denis riescano a destabilizzare l'ambiente di quelli che speri di scavalcare sul filo di lana. Ma adesso è tutto superfluo, col meno sette sul groppone serve a poco discettare ancora sulla quinta vittoria stagionale. C'è da replicare l'impresa con gli scaligeri. Poi, nel caso, azzarderemo la parola “rimonta”.