Con Bisolone non è mai un incontro come gli altri

Con Bisolone non è mai un incontro come gli altriTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 2 novembre 2022, 19:15Approfondimenti
di Giancarlo Cornacchia

Sabato pomeriggio si incroceranno nuovamente le strade di Pierpaolo Bisoli ed il Cagliari. Le nuove generazioni di tifosi devono sapere che il corazziere di Porretta Terme fu un perno importante del centrocampo del Cagliari fin dai primi anni novanta. Fu una scoperta del ds rossoblù, Carmine Longo, che lo pescò dal Viareggio, Serie C2. Qualcuno si affrettò a paragonarlo al roccioso tedesco Briegel per via del fisico possente, ma ben presto ci si accorse che con la palla tra i piedi non aveva grande feeling. Ma quando si trattava di cuore, grinta, determinazione e polmoni, aveva di certo pochi rivali. Gli allenatori che lo ebbero a disposizione, da Giacomini a Trapattoni, passando per Giorgi e Mazzone, si affidavano sempre a lui.

Indimenticabile il goal all'Olimpico contro la Roma nel 1995: i giallorossi guidati proprio da Sor Carletto erano primi in classifica e proprio il goal di Bisolone (pareggiato da Balbo al 94') mi se un freno alle loro velleità di tricolore. Il grande cuore lo portò ad immolare la gamba per ben due volte: a Udine (1993) ed a Firenze (1996). Lasciò Cagliari solo dopo che, a seguito della retrocessione in Serie B dopo lo spareggio di Napoli, il neo tecnico Ventura non lo considerò adatto per il suo gioco. Tredici anni dopo il suo addio, Massimo Cellino lo chiamò in panchina per il dopo Allegri. Ma l'avventura come allenatore fu decisamente negativa.