QUI FIORENTINA - Iachini in conferenza: "A Cagliari ci aspetta gara molto difficile. La squadra sa di affrontare una partita importante, dobbiamo tenere alta la concentrazione"

QUI FIORENTINA - Iachini in conferenza: "A Cagliari ci aspetta gara molto difficile. La squadra sa di affrontare una partita importante, dobbiamo tenere alta la concentrazione"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 11 maggio 2021, 08:30Avversari
di Redazione TuttoCagliari

Giuseppe Iachini, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida in casa del Cagliari. Ecco quanto evidenziato dagli inviati di Tmw:

Cosa sente di aver fatto per la Fiorentina in questo periodo in viola?
"Le due annate sono da dividere. L'anno scorso sono arrivato a novembre e c'era tempo per lavorare e portare nel gruppo determinate cose, come mentalità e idee tattiche. Siamo arrivati al decimo posto partendo dalla zona rossa. Nello stesso tempo si è creata la problematica del Covid e del lockdown, con la lontananza dei tifosi che abbiamo patito. Ci siamo stretti e abbiamo lottato insieme creando un bel gruppo. Quando vivi situazioni pericolose anche a livello sanitarie, ci si unisce ancora di più. L'abbiamo vissuta in crescendo, c'era preoccupazione ma abbiamo finito con entusiasmo. Quest'annata è stata altrettanto particolare, senza preparazione. Abbiamo avuto qualche problematica ancora con il Covid ed è stata un'annata dove forse ci voleva un po' più di pazienza. Dopo sette partite sono andato via e ci è mancata la continuità del lavoro che le altre squadre invece hanno avuto. C'è una crescita quando lavori con continuità. Quando sono tornato si è trovato una situazione difficile mentalmente, anche con la paura. C'era grande tensione e i festeggiamenti di sabato scorso è dovuta a questa. C'era paura con un calendario difficile sia in casa che in trasferta. La classifica era da rimettere e squadre alle spalle con un quadro tecnico importante proprio come il Cagliari e il Torino. Siamo riusciti col lavoro a rimettere in carreggiata la stagione. Siamo una delle squadre che ha segnato di più nelle ultime partite. Sul piano del gioco siamo migliorati, quello che è mancato e abbiamo perso è un po' il lavoro sulla linea difensiva dove la continuità è fondamentale. L'anno scorso siamo diventati la miglior difesa con gli stessi ragazzi e quando sono tornato è stata la difficoltà più grande. Stiamo ritrovando la continuità anche se con qualche errore. Abbiamo dato una bella spallata con la partita di domenica. Sicuramente abbiamo fatto tantissimo a tre giornate dalla fine ma dobbiamo onorare le ultime tre gare. Ci aspetta una partita molto difficile contro il Cagliari contro una squadra di ottima qualità. Semplici ha fatto un ottimo lavoro. Dovremo affrontare la gara con applicazione e attenzione".

Domani è la partita decisiva per la salvezza?
"La squadra sa di affrontare una partita importante. Sarebbe stato molto più difficile affrontarla con un'altra classifica ma dobbiamo tenere la concentrazione alta e fare la nostra partita. Ci vuole il giusto atteggiamento e la squadra si sta preparando".

Come sta vivendo Vlahovic questo momento?
"La squadra lo sta supportando mettendolo in condizione di segnare. Anche sui piazzati siamo riusciti a segnare e con delle trame che stiamo preparando. Lui sta vivendo un periodo d'oro, sta lavorando bene con umiltà e capendo che solo lavorando sodo si possono raggiungere risultati importanti. Nel calcio in una partita sei imbattibile e quella dopo sei uno dei tanti. Bisogna continuare a lavorare con lo stesso spirito. C'è da ringraziare il gruppo e la squadra. Con quello che propone anche tutti gli altri compagni stanno mettendo gli attaccanti nelle condizioni giuste. Tutto il gruppo, compresi Borja, Callejon, Barreca...giocatori che esultano a ogni gol e portano valori importanti e punti a fine campionato. Anche la compattezza e lo spirito portano a dei risultati. Questo è il nostro diktat, guardare avanti sotto la stessa bandiera, quella viola".

Kokorin può essere utile per le ultime gare e per il futuro?
"L'abbiamo visto da pochi giorni a lavorare con noi. Viene da un infortunio e da parte sua un po' di preoccupazione c'è. Lui non ha potuto lavorare a lungo e dunque non ha trovato la continuità di allenamenti che serve. Ora è rientrato da qualche giorno, stiamo cercando di spronarlo. Lui dà disponibilità ma quando vieni da un infortunio di un certo tipo, ti condiziona. Psicologicamente non ti aiuta e ti frena. Vedremo nei prossimi giorni se potrà migliorare e dunque possa tornarci utile in questo finale".

La sua avventura alla Fiorentina è conclusa?
"Sono stato richiamato in un momento di grande difficoltà. Non ho potuto dire di no per tre motivi: primo perché sono legato alla maglia viola e a Firenze e volevo ricambiare l'affetto in un momento così complicato; secondo perché il presidente ha sempre mostrato grande stima nei miei confronti sia per la persona che per il lavoro che aveva visto sul campo; infine per il rapporto con il gruppo e la squadra tutta, con i quali avevamo vissuto insieme la pandemia e il Covid. Mi sentivo di tornare per dare una mano e cercare di portare la mia esperienza. L'ho fatto molto volentieri e col cuore. Ora stiamo raggiungendo l'obiettivo in un campionato difficile. Io penso a chiudere al meglio la stagione e poi terminato il campionato, anche se i rapporti sono ottimi, Beppe farà come giusto che sia il suo percorso. Qui non faccio solo l'allenatore, ci rimetto anche la salute e forse è meglio pensare ad altre cose. Nel calcio mai dire mai ma mi piace rimanere con un grande rapporto con tutti e un grande feeling e finire alla grande così".

Secondo lei cosa ha bisogno questa squadra dal prossimo anno per poter esprimere i propri valori e avvicinarsi alle zone di classifica che competono alla Fiorentina?
"Ci vuole continuità del lavoro perché il calcio è un lavoro e non un gioco. Il calcio è fatto anche di episodi, ma se si cambia sempre non c'è continuità. Quest'anno è mancato questo, poteva farlo con me o con Prandelli ma non ce l'ha fatta. Le magie non le fa nessuno. L'Atalanta ha Gasperini da anni, alla Lazio c'è Inzaghi, per fare due esempi. Sinisa è tre anni che lavora col Bologna. Il calcio è anche questo. Poi ci sono situazioni estreme dove sei costretto a cambiare ma per un gruppo di lavoro, serve continuità. In questo senso starà alla società stabilire con chi sarà a guidare la squadra cosa e come fare. Ogni allenatore ha priorità e scelte. Io conosco i giocatori e so cosa possono dare. Ognuno ha le sue idee e chi sarà l'allenatore dirà le proprie".

Come sta la squadra e se al momento l'unico assente sarà Borja Valero?
"Siamo usciti dalla partita con la Lazio con grande fatica fisica e mentale. Qualche ragazzo ha preso qualche botta e dunque dovremo valutare anche nel prossimo allenamento e nella rifinitura di domani. Vedremo chi non potrà scendere in campo da subito magari entrerà nella ripresa. Parlerò con i medici per conoscere i recuperi".