CAGLIARI, CEROTTI E DEPRESSIONE

CAGLIARI, CEROTTI E DEPRESSIONE
lunedì 25 ottobre 2021, 16:41Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

Una precisa diagnosi è ancora da formulare e quindi cura e prognosi del tutto sconosciuta. Dottor Mazzarri al capezzale  di una squadra che si sfalda, che perde componenti e certezze, che non ha un percorso preciso per uscire dalla crisi. Preoccupante se da qui a gennaio si andrà a tentoni, con esperimenti che rischiano di compromettere ulteriormente il rendimento della squadra e a far perdere le poche certezze sulle quali si poggiavano le speranze. La visita specialistica a Firenze ha detto di una situazione che è peggiorata. Le ragioni possono essere tante ma non bisogna fermarci all’analisi superficiale. Perché la squadra crolla dopo venti minuti, al primo episodio sfavorevole? Non era questo neanche il peggior Cagliari degli anni scorsi a cui si rimproverava di iniziare a giocare a gara compromessa o seriamente condizionata. Se una cosa c’era era proprio la reazione emotiva.

Sono tanti gli infortunati. Le botte non si possono prevedere ma i guai muscolari hanno sempre delle ragioni, se non fisiche, psicologiche. Anche lo stress  condiziona lo stato fisico e se non si tratta di cattivo allenamento, dobbiamo ricercare le ragioni nella cattiva gestione del vissuto. Fin dall’inizio il tecnico di San Vincenzo ha fatto capire che non era soddisfatto delle condizioni atletiche dei calciatori, ma da lì doveva partire, guai tentare improvvisamente di recuperare tutto in pochi giorni, tra una fatica e l’altra. E qui dobbiamo sostenere il nostro dubbio. In carriera Mazzarri è subentrato due sole volte, prima di Cagliari, con il Napoli nel 2009/10 e con il Torino nel 2017/18. Con i partenopei, alla 7 giornata, con la squadra che aveva perso in trasferta tutte e tre le partite ma non aveva mai perso in casa. Non un caso disperato. Con i granata fece tutto il girone di ritorno, tenendo il passo che aveva caratterizzato l’esperienza di Mihajlovic. È quindi la prima volta che Mazzarri subentra per lottare per la salvezza e per rigenerare una squadra alle corde. Un’esperienza del tutto nuova.  Non paragonabile neanche al miracolo Reggina. Allora partì con nove punti di penalizzazione ma aveva la squadra fin dal ritiro e, per altro, composta da calciatori di tutto rispetto.

Oggi la situazione è del tutto diversa. La sensazione avuta a Firenze è che anche le risorse rossoblù come Marin, Nandez, Keita e Joao Pedro rischiano, con i continui spostamenti, di non trovare più quelle basilari intese che ci hanno salvato nel recente passato. Cerotti e depressione possono avere la stessa marca, la sfiducia, la poca convinzione di fronte a un progetto friabile che progetto non è. Manca il principio della realtà. Manca un’analisi di partenza che sia credibile. Manca la lucidità. Senza dimenticare la povertà di una rosa costruita quasi a caso, madre di tutti i mali. Ma è proprio a questo che mirava il cambio di allenatore, a cercare di aggiustare le cose per farle produrre meglio.

Ad oggi, la scelta non ha pagato. Anzi, pensando alle prime tre partite, a mercato in corso, senza una rosa al completo, lo sconforto è cresciuto. Il peggiore dei mali, la rassegnazione. Inutile combatterla a parole quando poi nei gesti nelle opere si percepisce di averla addosso, dentro l’anima. Proprio a partire dal tecnico. Domenica, per prima lui, arreso, con tutto un tempo da giocare.

____________________
____________________

 

VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.