CAGLIARI SENZ’ANIMA

CAGLIARI SENZ’ANIMA
martedì 26 aprile 2022, 11:02Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Adesso siediti su quella seggiola, stavolta ascoltami…

Il popolo rossoblu ha bisogno di essere ascoltato dopo l’ennesima delusione, dimostrazione di povertà caratteriale. Alla base di un Cagliari che interpreta la partita accettando di sporcarla, di contendersela a lanci lunghi, spizzichi e morsi, c’è proprio la povertà, che dal punto di vista caratteriale è molto più acuta di quella tattica e tecnica. Non che questi ultimi due aspetti siano al top, ma perché nel confronto con le dirette antagoniste non ci sarebbe storia, se caratterialmente non fosse stato sprecato il tempo a disposizione invece di creare qualcosa di più originale, un’identità di gioco che viene messa continuamente a soqquadro. Bisogna capire chi è che non crede in questo Cagliari o chi pensa che si possa costruire qualcosa continuando a spostare pilastri e tramezzi.

Partiamo dalla società. Conferma Semplici ma non vuole Semplici. Vuole vendere certi calciatori ma non riesce a venderli. Non sa se farli giocare o tenerli fuori. Esonera Semplici sposando Mazzarri. Scelta che divide. Chi lo ha voluto? Per che cosa? Perché si pensa che a lui riesca facile mettere insieme undici giocatori o perché possa costruire una squadra? Si acquistano giocatori in liquidazione. Si vorrebbero tagliare gli ingaggi. Mazzarri è l’unica certezza. Troppi infortuni. Sfortuna? Diagnosi e prognosi ballerine: lunghissime degenze e improvvisi recuperi. Contratti in scadenza e giocatori meno utilizzati.

Mazzarri. Arriva e dice e non dice. Si prende tutto il tempo che vuole per aspettare i risultati. L’alibi è essere arrivato tardi e non aver potuto mettere becco nel mercato. I risultati tardano. I giocatori talvolta non  lo seguono, dice. Si arriva a Dicembre in piena difficoltà. Si identificano i capri espiatori. Vengono sacrificati. Contemporaneamente si rispolverano giocatori tenuti in cantina. Ognuno può dare il proprio contributo mettendo a disposizione ciò che sa fare. Si vince. Si pensa di aver trovato la quadra. Improvvisamente però si spostano giocatori. Alcuni spariscono. Si tenta di porre rimedio con alchimie fallimentari. Si perde nuovamente identità. Sono passati sei mesi dall’arrivo di Mazzarri. Il tempo è scaduto. Il vantaggio si riduce sulle concorrenti. Riappaiono giocatori scomparsi e ciascuno nuovamente gioca al suo posto. Ma nel frattempo la squadra non ha identità tecnica e tattica. Spesso vengono messi in campo undici giocatori non un insieme armonico. Se le concorrenti il tempo per creare un gruppo non l’hanno avuto, il Cagliari lo ha sprecato da quando non voleva Semplici e lo ha tenuto a oggi in cui la rosa ha tanti petali secchi.

I giocatori. Molti di passaggio recuperati perché a basso costo. Doppioni e buchi nell’allestimento. Molti demotivati perché scarsamente considerati. Altri costantemente infortunati e fuori dal giro. Mazzarri cerca di trovare un equilibrio, un filo conduttore. Fino a dicembre fa fatica. Si dice che lo spogliatoio è sofferente. Si va per l’amputazione. Inizio 2022, tutti coinvolti e valorizzati. A parte qualcuno, valigie pronte ma casse vuote. Depressione, uguale, infortunio. Quasi psicosomatico. Ci sono contratti in scadenza. Giocatori che si inizia a tenere fuori. In campo si spostano le pedine. Si riprende a perdere. Come prima. Anche i giocatori infortunati ritornano. Gli acquisti di Gennaio, fatti con Mazzarri, iniziano a essere coinvolti nella fatica. Dopo otto mesi il Cagliari non gioca con personalità ma preferisce adattarsi al gioco avversario. Anche al non gioco delle concorrenti più in difficoltà.  Eppure i giocatori a disposizione, nell’intelaiatura base, non sono al primo anno.

Tutto senz’allegria. Senza una lacrima. Niente da aggiungere, né da dividere. Avanti il prossimo. La salvezza è sempre nostra, ma il futuro è anche sempre lo stesso da troppi anni. Un Cagliari senz’anima, poche volte bello.  




____________________
____________________

VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.