La scelta di Liverani, l'avvertimento della società e il ritiro nella canicola di Assemini: il Cagliari avrà un'altra dimensione. Si va verso una stagione di transizione

La scelta di Liverani, l'avvertimento della società e il ritiro nella canicola di Assemini: il Cagliari avrà un'altra dimensione. Si va verso una stagione di transizione
venerdì 10 giugno 2022, 01:20Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Occhio alle pause di riflessione. Se sono troppo lunghe rischiano di ripercuotersi negativamente sui soggetti interessati. Il Cagliari ha necessità immediata di pianificare la prossima stagione. Non sarà una serie B facile, con ai nastri di partenza squadre blasonate che non nascondono certo le loro ambizioni. Chi più, chi meno attanagliate da crisi economiche latenti. Giulini e Capozucca dovranno muoversi fra i meandri di un mercato estivo che come tutti gli anni non sarà per nulla lineare. La società rossoblù potrà avvalersi dei 25 milioni offerti dal “paracadute”, un tesoretto dal quale partire per mettere in piedi una formazione che possa ben figurare in cadetteria, anche se il dg Mario Passetti ha messo in guardia perchè non saranno 25 milioni effettivi, ma suscettibili di variazione verso il basso causa tasse. Poi vi saranno le entrate derivanti dalle vendite.

Tanti cambieranno casacca, da Nandez a Cragno per non parlare di Bellanova (riscattato e che partirà con destinazione massima serie) e dello stesso Joao Pedro. La scelta di Liverani come tecnico non ha il sapore della rivalsa, ma i contorni che possono essere accostati a questa linea lasciano intendere che la prossima potrebbe essere una stagione di transizione. La conferenza stampa in doppia firma Capozucca-Passetti ha evidenziato che non ci si dovrà aspettare voli pindarici nella prossima annata. Una pronta risalita come sei anni anni fa non è preventivabile alla luce di quanto dichiarato spontaneamente e senza mezze misure. Il Cagliari dovrà accontentarsi di vivacchiare in una sorta di limbo in attesa di tempi migliori. Ed eventuali aperture verso nuove sponsorizzazioni che siano in grado di generare denaro fresco da investire. La ricapitalizzazione societaria un atto dovuto soprattutto per sanare quell’indice di liquidità che aveva allarmato nel corso dell’ultimo anno. I lavori per la costruzione della nuova rosa partiranno senza soluzione di continuità, molto sotto traccia, visto e considerato che l’inizio ufficiale delle trattative è previsto per i primi di luglio. Ma alcune avvisaglie testimoniano di un ridimensionamento dei ranghi. A cominciare dalla preparazione pre-campionato, che sarà espletata nella canicola del Centro Sportivo di Assemini. Dunque niente Pejo ed Aritzo come negli ultimi anni. È un segno dei tempi. Il Cagliari avrà una dimensione differente. Ma probabilmente con un marchio più consono alla realtà locale. E la presenza di Fabio Pisacane nello staff di Liverani è certamente un segnale che la società crede nell’identità. Un’opzione non trascurabile.