Progetto Cagliari ridimensionato: linea societaria chiara. Il paradosso giovani, Cavuoti unico sulle orme di Carboni. Godin e Nandez in stato confusionale. Pretendente attendibile per Lyko

Progetto Cagliari ridimensionato: linea societaria chiara. Il paradosso giovani, Cavuoti unico sulle orme di Carboni. Godin e Nandez in stato confusionale. Pretendente attendibile per Lyko
mercoledì 21 luglio 2021, 01:00Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Nessun volo pindarico. Il diktat è preciso: Cagliari che punta la salvezza. Punto e basta. Il patron Giulini è stato chiaro. Chi si aspettava frasi roboanti e mete esotiche (vedi Europa) è rimasto con le pive nel sacco. Il progetto rispetto alla passata stagione è ridimensionato e a questo punto è lecito chiedersi che senso ha la movimentazione di alcuni giovani del vivaio, che avrebbero potuto contribuire nel momento in cui si è abbassata l’asticella. Contini e Cusumano i primi a venire in mente, mandati a svernare altrove. Partirà probabilmente anche Ladinetti, presente a Pejo, ma con la valigia mai dismessa. Semplici ha coinvolto Cavuoti, di belle speranze e con tanta voglia di emergere. L’augurio è che possa seguire la medesima strada intrapresa da Carboni, evitando di disperdersi in giro per l’Italia. Chiara la linea societaria quest’anno: monetizzare al massimo con rinunce dolorose in modo da ripianare il disavanzo creato dalla mancanza di entrate causa pandemia. Questa è però soltanto una parte della “querelle”.

Godin e Nandez in stato confusionale. Il primo ha sempre lanciato segnali, con la società che non li ha colti e li ha lasciati cadere nel vuoto. Però già lo scorso anno, all’atto della presentazione del difensore uruguaiano, si conosceva il suo ingaggio e si sapeva perfettamente l’entità dell’esborso. Sino a giugno l’Inter ha contribuito, ora il Cagliari deve pensarci in perfetta solitudine. Si cerca di tirare la corda, che alla fine rischia di spezzarsi. La società deve trovare senza tentennamenti un centrale affidabile che possa ergersi a baluardo ed interloquire con i compagni, alla stregua di Godin.

Per Nandez la situazione è meno complessa. L’esterno ha la fila di estimatori, i 36 milioni di clausola rescissoria fanno gola alla società rossoblù, però l’avvicinamento dell’Inter fa capire che la società nerazzurra, Marotta in testa, è intenzionata a far sul serio, soffiandolo alla corte del Leeds e facendo entrare nel calderone Dalbert.

L’arrivo a Pejo dell’esterno sinistro è segnale inequivocabile, per non parlare della situazione di Nainggolan. L’unico granello di sabbia che fa inceppare il meccanismo è l’accordo sulla cessione definitiva o sul prestito del Ninja. Alla fine tutto si appianerà con un accordo salomonico di interscambio fra giocatori con aggiunta di danaro fresco da parte interista. In procinto di lasciare la casacca rossoblù anche Lykogiannis, destinazione subordinata alla possibilità di giocare, ma il Napoli è una pretendente attendibile. Interlocutoria la prima uscita contro il Real Vicenza.

Troppo debole lo sparring-partner. I prossimi impegni, in primis Vicenza sabato, daranno un’idea più precisa sulla reale consistenza del Cagliari attuale. I lavori in corso non devono però dilatarsi nel tempo. Manca un mese all’inizio del campionato e si devono rifinire sempre più i contorni per avvicinarsi a quella che sarà la rosa definitiva.