Esclusiva TuttoCagliari - Acquafresca si racconta: "Penso solo al Cagliari"

Esclusiva TuttoCagliari - Acquafresca si racconta: "Penso solo al Cagliari"TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 12 febbraio 2009, 01:00Interviste
di Christian Seu

Il primo contatto tra Robert Acquafresca e me avviene in un freddo pomeriggio di febbraio. Due anni fa. Si gioca Triestina-Treviso, partita per pochi intimi: sono passate appena due settimane dalla tragedia di Catania, il Nereo Rocco si presenta desolatamente vuoto. Nel frastuono dei sibili della gelida bora, s'accende la stella di un ragazzino di neanche vent'anni. Corre a perdifiato, spesso defilato sulla fascia. Punta gli avversari, seminandoli in dribbling. E segna. Due volte, regalando i tre punti alla squadra della Marca.

Io e Robert ci ritroviamo, a due anni esatti di distanza. Più vecchi, con un filo di barba in più. Ha appena griffato Italia-Svezia Under 21, Bobby, quando si presenta nella mixed zone per le interviste. Il ventre del Nereo Rocco fa da sfondo a una chiacchierata che parte proprio da quel 10 febbraio del 2007. Si illumina lo sguardo di Robert, quando gli ricordo l'episodio. "Con Rossi giocavamo a tre davanti, proprio come abbiamo fatto stasera io, Giovinco e Abate. Oggi ho giocato nel ruolo che allora era di Dino Fava - dice-. Allora segnai una doppietta, oggi sono andato in gol su rigore: mi porta bene questo stadio".

Robert, consentimi una battuta: stasera hai faticato meno di quanto ti accade con la maglia rossoblù.
"E' proprio così (sorride). Con il Cagliari giochiamo in una maniera diversa, anche considerato l'obiettivo che ci siamo posti a inizio campionato, quello della salvezza. Mister Allegri chiede anche agli attaccanti un importante lavoro di copertura nel corso di tutta la partita: adottiamo un tipo di gioco molto dispendioso, che ci permette di coprire in maniera certosina il campo, ma è chiaro che in alcune circostanze arriviamo poco lucidi davanti la porta".

Sei a Cagliari da un anno e mezzo. L'inizio non fu esattamente rose e fiori...
"Già. Da professionista ho sempre accettato le decisioni del mister, anche se stare fuori spesso dispiace. Quando arrivai, Giampaolo preferiva spesso Matri e Larrivey al sottoscritto: credo di essermi comportato correttamente, senza alzare i toni e continuando ad allenarmi in maniera seria e puntuale per farmi trovare pronto. Quando c'è stata la chiamata, ho risposto da par mio, dimostrando le mie qualità e dando il mio contributo alla squadra".

Di Giampaolo, abbiamo detto. In estate, il cambio tra Ballardini e Allegri. Differenze, analogie?
"Sono due allenatori differenti, che hanno impostato tatticamente la squadra in maniera diversa. Entrambe danno molta importanza all'aspetto psicologico: con Allegri siamo partiti col freno a mano tirato ma dopo le cinque sconfitte consecutive iniziali siamo riusciti a risalire la china e a trovare il giusto ritmo. Oggi siamo una delle squadre rivelazione, possiamo ancora toglierci delle soddisfazioni in questo campionato".



Come vedi la gara di domenica contro il Lecce?
"Il nostro obiettivo è ancora quello della salvezza, quindi la squadra di Beretta rappresenta per noi un avversario diretto. Dopo la sconfitta contro l'Atalanta siamo determinati a conquistare i tre punti, sfruttando il fattore campo e il calore dei nostri tifosi".

In sala stampa qualcuno ti ha stuzzicato: Balotelli-Acquafresca futura coppia del gol in casa Inter. Che mi dici?
"Che in questo momento sono concentrato sul Cagliari. Sento moltissimo questa maglia, il mio desiderio è fare bene in rossoblù fino al termine della stagione, magari superando anche il mio record personale di segnature nella massima serie. Del futuro parleremo a tempo debito. E' chiaro che con Mario ogni tanto parliamo, immaginando quando saremo compagni di squadra in nerazzurro: ma ora è decisamente prematuro pensarci. Il Cagliari è la priorità in questo momento".